Prendi un pezzo di resina e forgia il mondo.
L’ultimo capolavoro di industria e arte che convergono verso la bellezza è, come sempre, di Gobbetto, leader di mercato nel mondo della resina. Resin Origin, durante la recente Design Week, ci ha portato a sognare con questa materia capace di assumere ogni connotato visivo possibile: traslucida, golosa, colante, ma al contempo solida, resistente. Nello showroom di via Carroccio a Milano, un gruppo di giovani artisti che fanno capo a Studio X, ha interpretato la materia palesando nella nostra mente la rotondità del tornio ma, al contempo, l’imponderabile dell’irregolarità.
Lo spazio Gobbetto è da sempre crocevia di confronto fra architettura, arte, industria, esponendo manufatti rigorosamente custom made.
In passato avevamo visto le opere di Sonja Quarone e di Mino Longo, artisti dall’animo ecclettico che hanno plasmato le resine Gobbetto dando forma a sculture e oggetti di design unici: quando Fabbrica Eos Gallery ha presentato Catalysis, la resina appariva trasfigurata, quasi futurista nel suo dinamismo.
E, in effetti, anche quest’anno Studio X ha presentato un’esplorazione visive della resina come materia vivente. Un dialogo fa industria e design che parte dalla formulazione della materia grezza e arriva a oggetti fluidi, unendo miscellanee di elementi, forma, gesto capaci di raccontare una storia.
Giancarlo Gobbetto e l’intuizione della resina nel residenziale
Le resine venivano utilizzate nella realizzazione di barche e aerei, quando Giancarlo Gobbetto intuì, grazie all’incontro con un ingegnere nautico, che potevano estendersi ben oltre quel mondo. E’ alla fine degli anni ‘60 che le resine vengono usate per la costruzione di barche e di aerei. Ricerca e sperimentazione portano a sviluppare Monosint, un prodotto monolitico, coperto da brevetto, che subito troverà una grande applicazione nel settore dell’industria alimentare e farmaceutica per rivestire le grandi pavimentazioni. L’ingresso nel residenziale avviene negli anni Ottanta, grazie a elaborazione che consentono di creare gli spatolati, le finiture artistiche: da quel momento vediamo la meraviglia di resine fotosensibili, capaci di elasticità, idonee a cambiare colore e forma, di rivestire oggetti. Atossiche, termoindurenti, riutilizzabili, ecologiche.

Dega Spatolato, Dega Carpet, Dega Art, Gobbetto Dega Energy®, Flexint®, Poliepo Biolux® sono brevetti che parlano lingue diverse, aprendo i portali delle superfici monolitiche, del micro cemento, degli effetti speciali. Il passo verso l’arte è già concreto: a Gobbetto si avvicinano mostri sacri come Gaetano Pesce e Mimmo Paladino.
60 anni di storia industriale che sfocia nell’arte
Gobbetto ha trasferito con successo la guida dell’azienda alla seconda generazione, Clarissa e Gianluca. Il processo di sperimentazione continua, ampliando le infinite possibilità che la resina consente in ogni ambito, dall’architettura agli interiors, sinanche alla gioielleria. Naturalmente, siamo nell’ambito del made in Italy autentico, apprezzato in tutto il mondo. Meravigliosa, la mostra svolta lo scorso anno in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki, presso Musiikkitalo, il prestigioso Music Hall e event center di Helsinki: “Resina: materia, luce e colore”, a cura di Italo Mazzoni, è stata allestita nel foye della sala concerti, presentando la selezione di oltre 40 opere di sei artisti e designer italiani che hanno interpretato la resina Gobbetto con i loro artworks.
La resina Gobbetto ha dato corpo a tele, pannelli, sculture e oggetti di design dove colori pacati o intensi convivevano abbinati alle lavorazioni più diverse, a volte materiche a volte dal tocco liscissimo, tutte capaci di catturare la luce e restituire il dettaglio.
Con oltre sessant’anni di ricerca, innovazione e numerosi brevetti attivi, Gobbetto segna la storia di questo materiale creando resine per pavimenti e rivestimenti per superfici con declinazioni sorprendenti.
Primi a trasferire le applicazioni dall’ambito industriale a quello architetturale e decorativo fino all’utilizzo nell’arte, Gobbetto suggerisce una molteplicità di varianti di resine dalle caratteristiche performanti, con effetti diversi sia per il residenziale sia per il contract: Monosint®,
Nata negli anni ‘60 dalla geniale intuizione di Giancarlo Gobbetto, l’azienda cresce rapidamente dapprima in ambito industriale con la linea Monosint®, per conquistare poi il residenziale e il contract, estendendo i confini applicativi della resina e dialogando con architetti, designers, artisti che ne riconoscono e sfruttano la duttilità e la plasticità.
Negli anni ‘80 Dega Spatolato, Dega Energy, Dega Art fanno il proprio ingresso nel mondo Gobbetto, che amplia le proposte e sviluppa declinazioni importanti delle sue resine storiche: nasce la linea DEGA, nelle sue declinazioni, implementando gli ambiti applicativi ed accelerando l’ingresso di diritto delle resine tra i materiali d’uso abituale da parte dei grandi progettisti.