A Sud della provincia di Asti, viaggiando in un Piemonte dove borghi e piccole città sono incastonate tra valli, torrenti e qualche pianura che fa capolino tra colline in gran parte coltivate a vite, si trova Canelli, una delle capitali mondiali del vino.
Dai DOCG Moscato d’Asti e Asti Spumante passando per DOC Alta Langa, Barbera d’Asti e Dolcetto d’Asti qui i vini sfiorano la perfezione. Altri prodotti tipici del territorio sono la Nocciola IGP, il tartufo bianco d’Alba e il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato.
L’incredibile paesaggio di questa parte d’Italia è diventato addirittura Patrimonio Unesco, influenzando profondamente l’economia, la storia e la vita stessa della comunità locale.
Vacanze slow-motion tra storia, arte e vini
Ritagliare qualche giorno sull’intero anno per un long weekend a Canelli è un’esperienza quasi magica che ha il sapore della natura e del buon cibo, di inusuali giornate dai ritmi piacevolmente lenti, oltre che di attività artistico-culturali, degustazioni eno-gastronomiche, rievocazioni storiche ed eventi musicali che non ti aspetti.
È di altissimo livello anche l’ospitalità che la Regione mette a disposizione dei viaggiatori a seconda di esigenze, potere di spesa e gusti personali. Non mancano resort di lusso dotati di piscine, cascine e agriturismi per chi predilige soggiorni a contatto diretto con verde e magari anche animali domestici, ville, hotel dal design contemporaneo e B&B di charme.
Quella a Canelli è una vacanza in modalità “slow motion” tra castelli da visitare in città e nei dintorni, dedali di stradine che racchiudono preziose chiese barocche mentre fra i due rioni del Borgo e di Villanuova si inseguono magnifici scorci, panorami ineguagliabili e suggestioni antiche. Merita menzione anche la “via degli innamorati”, sentiero romantico lungo la storica via acciottolata della Sternia, ispirato ai fidanzatini del celebre illustratore francese Raymond Peynet.
Tuttavia l’aspetto più caratteristico che fa di Canelli un unicum in Italia è anche quello meno visibile, dato dall’esteso patrimonio architettonico delle cantine canellesi, vere e proprie “cattedrali sotterranee” che si snodano sotto tutta la città nelle viscere più profonde delle colline tufacee.
“Cattedrali Sotterranee” Coppo dichiarate Patrimonio UNESCO
Assoluti capolavori di ingegneria e architettura, queste “cattedrali” presentano una temperatura costante di 12-14 gradi, così da far riposare e invecchiare al meglio i più prelibati vini canellesi. Tra le attuali quattro cattedrali sotterranee (attualmente visitabili solo su prenotazione) si inseriscono a gran voce quelle delle storiche Cantine Coppo, dichiarate dall’Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” nel 2014.
Fondate nel 1892 da Piero Coppo e dal 2021 acquisite dalla famiglia Lanci-Soldadino, le cantine legano in modo indissolubile la propria storia a quella di Canelli – patria nonché capitale dello spumante italiano, e della relativa comunità vitivinicola.
La svolta in Casa Coppo avuta di recente con la nuova guida delle cantine affidata alla Famiglia Lanci-Soldadino ha dato il via a un imponente programma di cambiamenti e attività, inclusi importanti investimenti strutturali in aggiunta a rilevanti acquisizioni di nuovi vigneti, arrivando così a 85 ettari di proprietà, con nuclei principali ubicati nell’alto Monferrato astigiano e nelle Langhe, crocevia privilegiato del patrimonio viticolo piemontese.
Il sottosuolo di Canelli è “monumento enoico”
Edificate con ogni probabilità a partire dal XVIII secolo come piccole cantine di conservazione, poi rimaneggiate e ingrandite nel corso del 1800 e del 1900, sino alle ristrutturazioni moderne, queste cantine vantano un’estensione di oltre 5 mila metri quadrati e una profondità che, nel suo punto più basso, raggiunge i 40 metri.
Le “Cattedrali Sotterranee” Coppo sono un tempio magnifico dedicato al vino e devono il loro nome alla spettacolare bellezza del luogo, unico al mondo per storia e caratterische morfologiche.
Tra gallerie, cunicoli, lunghi corridoi e ampie volte valorizzate da un sapiente gioco di luci e ombre che sottolinea il monumentale lavoro di scavo, protagonista assoluto e’ il tufo calcareo di Canelli, duro da picconare e incredibilmente stabile, perfetto isolante termico e alleato prezioso per l’affinamento dei grandi vini.
A partire dalla seconda metà del XIX secolo, sotto la città di Canelli furono scavati diversi chilometri di gallerie e il sottosuolo divenne in poco tempo un “monumento enoico”, testimonianza di come l’architettura riesca ad adeguare i luoghi del vino alle trasformazioni e alle esigenze del ciclo produttivo.
Nelle gallerie, comunque, non avveniva soltanto lo stoccaggio e l’affinamento dei vini ma anche l’intero processo di vinificazione i cui resti (presse, sistemi di filtraggio, tini, botti, macchinari) sono ancora oggi visibili, a tangibile ricordo di un tempo passato, durante le visite guidate.
Uniche nel loro genere, le Cattedrali Sotterranee Coppo sono ancora oggi il cuore pulsante dell’azienda, dove i pregiati vini e spumanti Metodo Classico affinano in attesa di essere degustati o arrivare sulle tavole degli appassionati. Quello che ci si trova di fronte non e’ un semplice museo bensì un capolavoro d’ingegneria creato dalla natura e migliorato dalla mano d’uomo, un esempio senza pari di architettura enologica che fonde storia, dedizione e ingegno con l’obiettivo di custodire una tradizione che nel tempo ha saputo rinnovarsi pur mantenendo fieramente le proprie radici.
Grazie agli ingenti lavori di recupero e ampliamento avviati nel 2022, ora le cantine possono finalmente essere visitate in tutta la loro estensione e in totale sicurezza, con spaccati delle varie stratificazioni geologiche che si sono susseguite nei millenni al fine di poter meglio apprezzare la complessità del sottosuolo e le peculiarità delle varie microzone.
Fra le più antiche realtà vitivinicole d’Italia, inserite nel 2012 da Unioncamere all’interno del registro nazionale delle Imprese Storiche, Cantine Coppo si stanno aprendo ad attività e programmi collaterali rispetto al mondo wine sostenendo anche iniziative di matrice artistica.
È questo il caso recentissimo della Milano Design Week con tanto di Cena di Gala internazionale all’ADI Design Museum e Cantine Coppo al centro della scena come Partner Tecnico, per la prima volta a rivestire un simile ruolo.




