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La visione e l’azione: come una caffetteria diventa fenomeno

La visione e l’azione: come una caffetteria diventa fenomeno

Un imprenditore si definisce tale per la capacità di vedere a lunga gittata;  per la consapevolezza con cui investe su progetti, persone, tempo. 

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Gaetano Chimenti

Gaetano Chimenti merita a pieno titolo questo appellativo. Perché quando ha rilevato il piccolo caffè sotto i portici di via ….a Bari, aveva già il suo progetto disegnato nella mente come un arazzo.

E ora lo vede manifestarsi quotidianamente nella realtà, ogni mattina quando alza la serranda  e colora l’isolato con la sua qualità, il piacevole assedio domenicale delle persone che lo scelgono per assaggiare i suoi capolavori pasticcieri, la gamma di croissant della mattina e la materia prima nobile con cui arricchisce i pranzi. Last but not least, la produzione di gelati artigianali. 

Un mosaico costruito tessera per tessera, insieme alla moglie, che ha portato il Gran Caffè Imbriani a diventare un punto di riferimento nel quartiere. 

Per essere caffetteria, tavola calda, bistrot, gelateria e deliziare le papille ogni volta, serve tanta professionalità. E servono investimenti.

Mi sono lanciato in questa avventura durante il Covid.  Ho messo in campo investimenti importanti per acquistare un laboratorio, proprio davanti al caffè, per i prodotti di pasticceria. Contestualmente, ho assunto personale”. E qui, in casa Chimenti, le cose vengono fatte con etica e rispetto, come ha sempre insegnato il papà di Gaetano, ristoratore per tutta la vita e prezioso consigliere soprattutto agli esordi.

Il personale ha sempre il sorriso, anche perché viene gratificato con retribuzioni consone alla bravura e all’impegno. Cerco di renderli felici, perché il rapporto con la clientela non può prescindere dalla buona energia di chi sta dietro il bancone”. 

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Lo staff del Gran Caffè Imbriani

Nessun semilavorato, qui tutto nasce da zero

Materia prima ricercata, una selezione di dolci creati istante dopo istante da tre pasticcieri esperti, gelato prodotto con i crismi dell’artigianalità, torte spettacolari. “Niente semilavorati e polverine. I nostri pasticcieri studiano meravigliose monoporzioni, dolci con gli zuccheri bilanciati, prodotti unici come i  biscotti in miscellanea di cioccolato e sale, che piacciono molto alla clientela. Le persone hanno capito che costo e valore qui si equiparano”. 

Nonostante la presenza di pasticcerie storiche nel quadrilatero barese, il locale di Gaetano riscuote un grande successo. “Vengo da una famiglia di ristoratori, ma la pasticceria è un settore diverso. Quanto alla gelateria, me ne ero innamorato tempo fa a Rimini, partecipando a un corso in fiera. Al ritorno, iniziai a investire sulla produzione gelatiera”.  

“Investire” è un verbo che Gaetano usa spesso e con cognizione. Oggi, da Gran Caffè Imbriani lavorano 12 persone e la scelta di chiudere alle 19 è motivata da esigenze di famiglia: “mia moglie è una grandissima lavoratrice, ma ci siamo dati delle regole in modo da poterci vedere e gestire anche la nostra vita senza farci cannibalizzare dal lavoro”. 

Un valore che non ammette improvvisazione e sprechi

La qualità accompagna chi entra a Gran Caffè Imbriani da mattina a sera. Dai croissant e krapfen dell’area caffetteria ai menu della tavola calda, dai dolci del pomeriggio all’aperitivo. Nessuno spreco: “siamo stati i primi a Bari d fruire di Too Good To Go, una App che consente di consegnare il cibo invenduto a fine giornata. A due o tre ore dalla chiusura, confezioniamo le nostre box e le diamo ad associazioni per i bisognosi”. 

Tanta dedizione ha portato un esito più veloce del previsto. “Negli ultimi due anni abbiamo avuto una crescita esponenziale –continua Gaetano- Pensavo ce ne avrei messi almeno il triplo per arrivare a questo livello. Questo è un motivo di orgoglio ma non bisogna mai abbassare la guardia”. 

Non pago di tutte le attività messe in campo, due anni fa Gaetano Chimenti ha vinto il bando “Un negozio non è solo un negozio” e con i fondi ha creato un dehor con i colori della rete urbana di Bari e piante ornamentali, che rende l’area esterna gradevole e idonea anche a fermarsi per lavoro. 

Il sogno? “Ora il nostro laboratorio è dall’altro lato della strada. Mi piacerebbe averlo all’interno, a vista. Sarebbe spettacolare”. 

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