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Nutella vegana: un prodotto che risponde a un trend in crescita

Nutella vegana: un prodotto che risponde a un trend in crescita

Il 10% della popolazione italiana si dichiara veg: negli ultimi dieci anni la “popolazione veg” è quadruplicata

Anche la Nutella, ora, è vegana. È la news di questa nuova stagione, che a pochissimi giorni dall’annuncio ha già diviso i consumatori nell’opinione a tal proposito; c’è chi – per ragioni di scelte o intolleranze alimentari – è corso al supermercato alla ricerca della nuova versione della nota crema spalmabile (che, spoiler, è già introvabile) e chi, invece, ne ha già trovato sufficienti difetti per non acquistarla. Uno di questi? Il prezzo, leggermente superiore alla Nutella che abbiamo sempre acquistato.

Nutella vegana o classica? Le differenze

A partire da settembre 2024, Ferrero ha reso la Nutella in versione vegana (anzi, “plant based” come è scritto sulla confezione) disponibile sugli scaffali dei supermercati. Il tappo verde è la prima differenza che notiamo con la versione classica, ma a livello nutrizionale cosa cambia?

Tra ciò che rimane invariato rimane il gusto che, a detta di chi l’ha assaggiata (in tanti, visto il sold out nel giro di pochi giorni), non cambia di molto, solo un po’ meno dolce (ma non vi è meno zucchero). Quello che è stato modificato è che, nella Nutella plant based, il latte scremato in polvere è stato sostituito da ceci e sciroppo di riso in polvere e anziché la vanillina troviamo il sale (da qui il gusto meno dolce). Il resto degli ingredienti non cambia: zucchero, olio di palma, nocciole e cacao magro e lecitine.

Nutella vegana: è più “leggera”?

Numerosi nutrizionisti si sono espressi in merito alla Nutella plant based, spiegando che no, la crema in versione vegana non è più leggera poiché contiene la stessa quantità sia di zucchero sia di nocciole; il vantaggio è che, oltre a essere adatta a chi segue una dieta vegana, è una valida alternativa anche per chi è intollerante al lattosio. Buone notizie, quindi, solo in questo senso;

delusione per chi, invece, sperava di poter introdurre la Nutella in un regime dietetico ipocalorico. Una scelta, dunque, preferibile solo da chi opta per scelte alternative per questioni etiche (come chi è vegano) o per questioni di intolleranze. In generale, suggeriscono i professionisti della nutrizione, nessun alimento che al primo posto nella lista degli ingredienti presenta lo zucchero può essere considerato “light”.

Nutella vegana: una delle tante risposte a un’esigenza sempre più diffusa

Gli alimenti a base vegetale in Europa rappresentano un mercato da 5,8 miliardi di euro. Il Good Food Institute Europe ha analizzato i dati sugli alimenti di origine vegetale di NielsenIQ relativi a 13 paesi europei per calcolare le dimensioni e la crescita del mercato al dettaglio di alimenti vegetali.

 L’Italia  – secondo il documento – rappresenta il terzo mercato più grande in Europea in termini di vendita al dettaglio di prodotti a base vegetale e le vendite continuano a crescere. Tra il 2020 e il 2022, le vendite di alimenti di origine vegetale sono cresciute del 21% con un giro d’affari che supera i 600 milioni di euro.

Secondo il Centro Alimenti e Nutrizione del CREA il trend del 2023 ha visto la metà degli italiani ridurre il consumo di carne; dallo studio Smart Protein emerge che gli italiani sono tra i primi posti in Europa in quanto consumo e accettazione delle proteine vegetali.

Lo stesso studio evidenzia un alto livello di fiducia nei prodotti plant based riguardo alla sicurezza alimentare (66%), accuratezza dell’etichettatura (64%) e affidabilità (63%). I dati utilizzati si basano su un sondaggio online condotto da YouGov Deutschland GmbH, al quale hanno partecipato 1.046 persone in Italia tra il 12 e il 15 aprile 2024.

Quasi il 10% della popolazione italiana è veg: il 7% si identifica come vegetariano e circa il 3% come vegano. Un dato significativo è l’aumento del numero di vegetariani rispetto all’anno precedente, con un incremento del 3%. Questo dato interrompe il trend negativo iniziato nel 2021, raggiungendo il valore più alto degli ultimi dieci anni. Una “popolazione” in aumento nel 2024: tra il 2014 e il 2024 la percentuale di vegani è quadruplicata.

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