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SANA Food: con l’Osservatorio “100 Giorni Sani” è un viaggio nel benessere

SANA Food: con l’Osservatorio “100 Giorni Sani” è un viaggio nel benessere

«Mens sana in corpore sano» è la notissima sentenza di Giovenale, ripetuta spesso e assunta ormai come motto, con significati vari e in appoggio a teorie diverse tutte legate al supposto che il benessere mentale è strettamente legato alla quello fisico, e viceversa. 

In questa direzione procede SANA la rinomata fiera dedicata al biologico e al naturale: dal 23 al 25 febbraio, la 36a edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale prenderà vita sotto una nuova veste, SANA Food, un concept innovativo che promette di offrire ad aziende, buyer e visitatori un’esperienza immersiva e dinamica nel mondo della sana alimentazione e delle ultime tendenze green. 

L’evento proporrà una visione completa del concetto di sana alimentazione, esponendo le ultime tendenze culinarie e una vasta gamma di cibi Dop, Igp e Sgt.

100 Giorni Sani: una finestra sul consumatore

Novità assoluta di questa edizione è il progetto “100 Giorni Sani”, un osservatorio consumer senza precedenti in Italia. Uno strumento di indagine che attraverso una survey dettagliata, analizza le intenzioni di acquisto e i comportamenti di consumo di italiani e danesi. Realizzato in collaborazione con Channel Marketing Company, LightUp Italia, Claudia Maccarini e Toluna Group, questo progetto si propone di fornire agli operatori del settore alimentare e Horeca una profonda comprensione delle preferenze e delle abitudini dei consumatori. 

La survey “100 Giorni Sani” si basa su un’indagine condotta per 100 giorni, due volte all’anno, su un campione di 4.000 consumatori, di cui 3.000 italiani e 1.000 danesi. L’obiettivo è confrontare idee, suggerimenti e comportamenti di consumo fuori casa, analizzando il concetto di stile di vita sano tra due culture diverse.

Prime rivelazioni: consapevolezza e contraddizioni

I dati preliminari raccolti da 100 Giorni Sani mostrano un quadro interessante: gli italiani vedono lo stile di vita sano come un equilibrio tra corpo e mente, associato a un contatto con la natura. Tuttavia, una persona su due ritiene che comporti anche l’osservanza di rigide regole di controllo, sebbene l’80% ammetta di concedersi qualche sgarro.

Anche in Danimarca, lo stile di vita sano è molto apprezzato, visto come un modo per assicurare equilibrio, energia e salute, anche se il 65% dichiara di seguirlo quotidianamente. Differenze emergono nei dettagli: in Italia, un sano stile di vita è sinonimo di attenzione all’alimentazione (73%) e all’esercizio fisico (72%), mentre in Danimarca è rilevante anche l’assunzione di integratori (33%).

Target diversificati: Silver, Contemporary, Young e Super Teen

L’Osservatorio suddivide il suo panel in quattro target: 

Silver (over 56): amanti dei viaggi e della tecnologia, con una spiccata propensione alla spesa e un buon livello culturale.

Contemporary (40-55 anni): digitali e sociali, con una propensione alla spesa più oculata.

Young (30-39 anni): consumatori 2.0, prevalentemente online e con una cultura internazionale.

Super Teen (18-29 anni): generazione digitale, sempre connessa e esposta a informazioni non verificate.

In Italia, tutti i target associano lo stile di vita sano a concetti di salute, benessere ed equilibrio, con sfumature diverse a seconda dell’età e delle preferenze personali. I Silver e i Contemporary apprezzano il tempo nella natura, mentre i Young e i Super Teen pongono l’accento sulla cura del corpo e della mente.

Mangiar sano: prospettive diverse

Quasi tutte le persone intervistate in Italia e in Danimarca associano l’healthy lifestyle a una corretta alimentazione e circa il 70% dichiara di impegnarsi in tal senso. In Italia, ciò equivale a preferire frutta e verdura di stagione, cibo naturale o biologico e a esercitare un attento controllo degli ingredienti, per evitare additivi, conservanti, OGM e grassi nocivi. In Danimarca, alimentazione sana significa beneficio per la salute, ovvero cibi naturalmente ricchi di vitamine, sali minerali e Omega 3, oltre a prodotti biologici e naturali.

Se nel Bel paese il 49% degli intervistati associa l’alimentazione sana alla dieta mediterranea, solo il 17% dei danesi condivide questa opinione. In Danimarca, il 19% considera sani i cibi plant-based rispetto al 7% degli italiani.

I dati raccolti nei primi 100 Giorni Sani mostrano anche altre differenze culturali. La maggioranza degli italiani intervistati comprende il significato di espressioni e parole come km zero, agricoltura sostenibile, biologico, vegano, vegetariano e filiera controllata. In Danimarca, il termine plant-based è molto

diffuso, mentre gli altri termini sono meno noti. In particolare:

– Filiera controllata e certezza dell’origine: ben compreso dall’84% degli italiani, ma solo dal 54% dei danesi.

– Prodotti a km zero: riconosciuti dall’89% degli italiani, rispetto al 54% dei danesi.

– Prodotti halal: conosciuti dal 36% degli italiani e dal 76% dei danesi.

– Alimenti arricchiti, privi o a basso contenuto di: più riconosciuti in Italia che in Danimarca.

Verso il futuro

I risultati completi dell’Osservatorio 100 Giorni Sani saranno presentati a SANA Food, con ulteriori anticipazioni nei prossimi mesi. Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione delle tendenze di consumo e delle esigenze dei consumatori, promuovendo un dialogo diretto e consapevole tra produttori e consumatori in un mondo sempre più orientato verso il benessere e la sostenibilità.

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