Nel mondo del vino, l’innovazione si mescola spesso alla tradizione, ma ci sono casi in cui un’idea originale riesce a sfidare persino le regole della natura. È il caso di un particolare spumante che viene prodotto senza mai essere esposto alla luce, in un processo che si distingue per la sua singolarità: dalla raccolta delle uve fino all’imbottigliamento, tutto avviene al buio.
Questo spumante, chiamato Untouched by Light, nasce da uve Chardonnay coltivate al confine tra Slovenia e Austria, nell’azienda vinicola Radgonske Gorice. Il nome riflette perfettamente la filosofia che ispira la sua produzione: evitare qualsiasi contatto con la luce, per preservare intatti gli aromi e le caratteristiche del vino.
Realizzato con il metodo classico, Untouched by Light è una vera rarità, con una produzione limitata a soli 2.000 esemplari. Nonostante la sua unicità, il prezzo non è inaccessibile come ci si potrebbe aspettare da un prodotto così esclusivo, con circa cento euro, è possibile acquistare una bottiglia.

La realizzazione
Per comprendere fino in fondo l’eccezionalità di Untouched by Light, è necessario esplorare il singolare processo produttivo che lo caratterizza, svolto interamente in assenza di luce. La cura maniacale per ogni fase della produzione inizia già dalla vendemmia, effettuata a mano nelle notti senza luna nella regione di Gornjia Radgona. I vignaioli utilizzano occhiali a visione notturna per raccogliere i grappoli di Chardonnay, garantendo che le uve non siano mai esposte alla luce.
Anche il trasporto delle uve alla cantina vinicola segue questa rigorosa filosofia: i lampioni lungo la strada verso l’antica cava di ghiaccio, dove il vino riposa, vengono spenti per l’occasione. Questa cantina, immersa nel buio più totale, offre l’ambiente ideale per l’invecchiamento del vino. Qui, lo spumante matura per tre anni in bottiglie nere, progettate per impedire il minimo contatto con i raggi luminosi.
La luce è bandita in ogni fase della lavorazione. Gli occhiali con visore notturno vengono utilizzati anche per operazioni delicate come il remuage, un processo che prevede la rotazione delle bottiglie per favorire la sedimentazione dei lieviti. Lo stesso vale per il confezionamento: ogni bottiglia viene avvolta in sacchetti neri e sigillati sottovuoto per preservarne la purezza fino al momento dell’apertura.
Per chi desidera vivere appieno questa esperienza straordinaria, il produttore consiglia di degustare “Untouched by Light” al buio, utilizzando bicchieri neri forniti con la bottiglia. In questo modo, l’assenza totale di stimoli visivi amplifica il ruolo dell’olfatto e del gusto, rendendo la degustazione un viaggio sensoriale senza precedenti.
Trovata di marketing?
Forse. Ma perché mai il buio dovrebbe influenzare lo spumante in modo diverso dai raggi solari? Dietro la produzione di Untouched by Light non c’è solo una strategia commerciale accattivante, ma anche una base scientifica. Secondo uno studio che ha ispirato il CEO dell’azienda Radgonske Gorice, Borut Cvetkovič, l’esposizione delle uve alla luce – un fenomeno noto come “lightstrike” – può causare la trasformazione di amminoacidi in composti come il dimetil disolfuro, che alterano il profilo aromatico dello spumante, soprattutto in quelli imbottigliati in vetro trasparente e esposti a luce naturale o artificiale.
Per questo motivo, la cantina ha optato per bottiglie in vetro speciale, capaci di filtrare il 99% della luce, contro il 70% del tradizionale vetro verde. Questo tipo di protezione garantisce che il vino non venga modificato dall’interazione con la luce
Già nel 1989, Ann C. Noble, una rinomata esperta nel settore enologico, pubblicò una ricerca sull’ American Journal of Enology and Viticulture (Sensory Study of the Effect of Fluorescent Light on a Sparkling Wine and its Base Wine), evidenziando come l’esposizione alla luce possa generare i cosiddetti “aromi illuminati”, modificando la percezione sensoriale del vino.
Quindi, al di là dell’aspetto scenografico, c’è un fondamento scientifico a supporto della scelta di produrre uno spumante che non viene mai esposto alla luce, dalla raccolta alla degustazione.