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Trend aperitivo: per un italiano su due è un appuntamento settimanale

Trend aperitivo: per un italiano su due è un appuntamento settimanale

Il 50 per cento degli italiani ama l’aperitivo: secondo un sondaggio, quello dell’aperitivo è ormai una vera e propria tradizione

Un italiano su due non rinuncia all’aperitivo almeno una volta a settimana: questo è solo uno dei dati emersi dalla ricerca di Cga ny Nielsen portata avanti nell’ambito della terza edizione del World Aperitivo Day (che si festeggia in Italia e in tutto il mondo ogni 26 maggio). La “scusa” c’è sempre:  che sia per dare una buona notizia o per dimenticare (almeno per qualche ora) un problema, che sia per rivedere un amico dopo tanto tempo o per festeggiare un traguardo, l’aperitivo è d’obbligo.

Si sa, l’Italia è, da sempre, il paese per eccellenza della convivialità ma quella dell’aperitivo è una tradizione che si può ancora annoverare tra le più recenti: dopo il rituale dei pranzi per le feste comandate e le cene dei fine settimana, l’aperitivo si definisce la scelta di tutti.

Aperitivo: il momento preferito dai Millennials

Drink (sempre più raffinati) e piattini di assaggi, taglieri di salumi e formaggi, finger food sfiziosi: l’aperitivo non è più solo un “fenomeno di costume”, ma un’occasione di mercato. Intorno all’aperitivo si sono costruiti menù appositi, locali specializzati in aperitivi a tema, appuntamenti culturali e/o ludici. Non solo: anche il mondo della moda si è adeguato all’esigenza e sono tanti, oggi, i blog di settore e i profili social più seguiti che consigliano i migliori outfit per l’aperitivo (a partire dal tradizionale “cocktail dress” che ha acquisito di diritto il significato di abito adatto per l’ora dell’aperitivo).

aperitivo

E ancora: intorno all’aperitivo ruota anche il mondo del turismo. Sono tanti, infatti, i viaggiatori che visitano città dopo aver visto sul web (in particolar modo su TikTok) video-recensioni dei locali più particolari dove fare aperitivo: si tratta, chiaramente, di viaggiatori che non tornano a casa dopo l’aperitivo e per i quali l’assaggio di quel drink è solo una scusa per poi allungare il soggiorno, influenzando così positivamente il flusso turistico.

Le generazioni più affezionate al rituale dell’aperitivo sono quelle dei Millennials e quella della fascia dai 45 ai 54 anni; sorprendentemente la Generazione Z (la più giovane) non ha ancora approcciato all’aperitivo come tradizione.

In linea generale, secondo i dati dell’Unione Italiana Vini – Uiv vini, l’aperitivo è praticato da oltre 22 milioni di persone; negli ultimi anni il numero di individui che ama questo momento conviviale è aumentato anche grazie al consumo femminile (che registra un 79 per cento in più). 

Bollicine o cocktail? Cosa bevono gli italiani all'aperitivo

Quello che cercano gli italiani dall’aperitivo è riassumibile in una parola: la tradizione nostrana. Dal drink al food, al tavolo dei bistrot e dei bar più cool i consumatori desiderano confermare o scoprire il gusto italiano.

Per quanto riguarda il bere, la maggior parte delle scelte vede le bollicine seguite dai cocktail: per quanto riguarda le prime, Prosecco e Franciacorta i più amati; tra i coktail, rimane un grande amore per lo Spritz classico e cresce sempre di più la passione per il Gin&Tonic specialmente se preparati da quei locali che della selezione di Gin ne hanno fatto una religione. Resistono e crescono anche gli analcolici, soprattutto perché i bar tender si stanno specializzando in un un’offerta alcol free che sia sempre più particolare e che non ha niente da invidiare al cocktail alcolico.

Se una volta il drink era sufficiente fosse accompagnato da olive e tarallucci, oggi aperitivo è sinonimo di degustazione: protagonista, come dicevamo, la tradizione italiana non possono mancare taglieri di salumi e formaggi, specialmente nelle località che ce li hanno nella loro tradizione culinaria (come, ad esempio, la Toscana e il Piemonte); molto richiesto è anche l’aperitivo a tema pesce, dove questo viene offerto in piccoli fritti e accompagnato da salse speziate. Spazio, poi, a tartine di ogni genere anche in versione gourmet, spesso proposte per far assaggiare quelli che sono più piatti più elaborati preparati per l’ora del pranzo dai bistrot.

L’errore da non fare? Secondo la maggior parte dei consumatori, la proposta di un aperitivo preparato con “i rimasugli del pranzo” è un buon deterrente per non far tornare più il cliente. Anche le proposte troppo stravaganti non sono particolarmente apprezzate: dopo aver assaggiato una volta qualcosa di più elaborato, si preferisce rimanere sul classico.

Aperitivo in tour: scoprire luoghi e fare esperienze

L’aperitivo è, ormai, sinonimo di esperienza: da quello che si può fare tra i vigneti in Monferrato a quelli immersi nelle campagne della Puglia, fino a quelli tematici di cui ormai Milano è regina ai più tradizionali e misurati di Torino; e ancora: sì all’aperitivo lungo mare in Campania e nei luoghi d’arte come nelle maggior piazze di Venezia. 

Oggi l’aperitivo non è più solo una scusa per trovarsi poco prima della cena: è un motivo, anche e soprattutto, per scoprire posti nuovi e approcciarsi a una tradizione culinaria italiana in continua espansione.

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