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Dalle analisi predittive ai dialoghi con un alieno: i prodigi della AI

Dalle analisi predittive ai dialoghi con un alieno: i prodigi della AI

Chi, durante la Design Week di aprile 2025, si trovava a entrare nei locali di Banca Investis in via Broletto a Milano, aveva la possibilità di parlare con un alieno. Ergo, di porre domande a un potenziale abitante dell’universo infinito e avere risposte: ecco l’orizzonte cognitivo ed esperienziale che Matteo Arnaboldi e Simone Zin, anima di Morfeus,  hanno concepito per i visitatori. 

L’alieno, raffigurato anche materialmente, era collocato proprio davanti all’installazione di un enorme meteorite creata da Studio Rotella e, giocoforza, il tema scaturiva naturalmente. Chi poneva domande capziose e fuorvianti,  veniva riportato al focus, in quel caso la sostenibilità e il valore degli investimenti proposti dalla Banca; ma la palestra era ottima per testare i confini dello strumento. 

I due giovani imprenditori, tramite la società Morfeus, sono al servizio delle aziende che vogliano implementare l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi e automatizzare alcune aree. 

Entrambi arriviamo dal marketing –racconta Matteo Arnaboldi, AI advisor, marketer digitale, CMO e co-founder di Morfeus- Nel 2021, durante un viaggio negli Emirati, ho avuto modo di conoscere un esperto che mi ha aperto i confini della AI in termini di analisi predittiva, allocazione dei budget e altre questioni cruciali nella vita aziendale. Abbiamo iniziato a lavorar immediatamente con alcuni sviluppatori”. 

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Matteo Arnaboldi in un'immagine digitalizzata

Nel 2023, la società sigla un accordo con Confcommercio e Asseprim e inizia a fare formazione, ovvero a insegnare “come usare l’AI in prima persona, ogni giorno, in azienda”. 

Il punto di partenza: procedure e cambiamento culturale

La cultura del dato è il primo switch necessario. “Si tratta di una macchina, lavora sui dati che vengono inseriti e spesso le aziende non hanno procedure scritte e sistemi impostati. Perciò, partiamo dalla formazione, dalla creazione di una nuova cultura e poi creiamo gli agenti virtuali”. 

Alcune aree aziendali ripetitive, ad esempio, come mail o report post chiamata, alienanti e time consuming, possono essere automatizzate con un livello qualitativo altissimo, se si lavora bene sulla preparazione dei dati necessari.

L’alieno di Banca Investis, Xelar, è un ottimo esempio di risultato sulla base di un’azione propedeutica: “gli abbiamo fornito una personalità, uno stile di risposta, le regole base su cui doveva comunicare, gli abbiamo dato i temi, i prompt, in modo da consentirgli l’elaborazione delle risposte”. 

In parallelo, si può lavorare anche in azienda per obiettivi. “In questi termini è possibile strutturare  un project manager che crei i task aziendali, ad esempio”. 

Morfeus non è nuova a questi avatar, in passato sono stati simulati personaggi pubblici o mascotte.

Ad esempio, uno chef potrebbe avere un suo avatar che risponde alle domande sulla nutrizione, altri personaggi possono avere un ruolo in ambito educativo, nel rispetto dei confini che hai impostato con la macchina”.

La differenza fra un Chatbot e un tool intelligente

Possiamo dotare le aziende di tool che facciano formazione ad esempio alle figure junior, che illustrino le modalità di comunicazione con i clienti, in maniera evoluta rispetto al classico Chatbot. È uno strumento che lavora per obiettivi, è in grado di dialogare”.

Inoltre, questo tipo di AI ha un potenziale espansivo utilissimo per le piccole medie aziende. “Una realtà piccola, che non possiede un team di marketing, si può ritrovare -grazie alla AI ben impostata- a lavorare come se vi fossero due o tre persone alle sue dipendenze. Ma anche le realtà artigianali possono entrare in possesso di strumenti che fanno risparmiare tempo e denaro: sui gruppi di 5 o 10 persone le ricadute positive sono immediate”.  

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