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Ritorno al futuro. Debuttano a Londra i robotaxi di Waimo

Ritorno al futuro. Debuttano a Londra i robotaxi di Waimo

In principio furono gli Stati Uniti. Poi arrivò Londra.

Debutteranno nella città del Tamigi – data stimata 2026 – i robotaxi di Waymo, azienda di Alphabet (Google) che ha già da tempo lanciato il servizio negli Stati Uniti in centri come Phoenix, San Francisco, Los Angeles e Austin, con possibile estensione anche ad Atlanta, Miami e Washington D.C. 

Cosa accade invece in Europa e aree limitrofe?  Il passo…s’ha da fare, eccome! La prima zampata di Waimo, in un’ottica di espansione globale, colpirà Oltre Oceano, con una ventata di tecnologia ad altissimi livelli, proprio Londra che sarà il banco di prova per test stradali e corse a pagamento il prossimo anno.

Per prenotare un robotaxi i clienti devono semplicemente scaricare l’app mobile di Waymo, simile a Uber, e inserire la destinazione con tanto di stima  dei tempi di attesa. Tra i veicoli della flotta le Chrysler Pacifica e i SUV Jaguar I-Pace modificati ad hoc per soddisfare le esigenze di guida e di stile di tutti i consumatori.

Nata come progetto interno di Google nel 2009, diventando poi una società spin-off di Alphabet, Waymo punta a diventare leader globale nella mobilità autonoma e nel 2019 ha acquisito la startup britannica Latent Logic per potenziare la sua tecnologia di apprendimento automatico nel segmento auto a guida autonoma. 

Alimentati a batteria, equipaggiati con un sistema informatico progettato su misura, che include videocamere, radar e sensori laser lidar – il tutto su un’unica linea di produzione – i robotaxi di Waymo utilizzano un sofisticato sistema di sensori utili per mappare l’ambiente circostante e rilevare ostacoli.

Nello specifico il radar rileva oggetti e veicoli, il lidar utilizza impulsi laser per misurare le distanze. Cosa dire poi delle telecamere che forniscono una visione a 360 gradi, della possibilità di gestione da remoto e del servizio integrato di mappe e dati grazie al supporto di Google Maps,  in aggiunta ad un design che non è assolutamente fine a se stesso ma anzi migliora comfort e accessibilità? 

C’è da rimanere strabilianti, almeno fino al 2026 quando l’arrivo a Londra di Waimo segnerà senza dubbio passo decisivo verso una grande espansione internazionale fuori dagli Stati Uniti. Inoltre da aprile Waimo ha iniziato a testare i suoi veicoli anche a Tokyo, in collaborazione con la compagnia di taxi giapponese Nihon Kotsu, i cui conducenti contribuiscono alla mappatura della città e alla raccolta dei dati di guida, servendosi  della piattaforma di ride-hailing Go. 

Certo Londra rappresenta una sfida molto complessa: la città presenta strade strette e itinerari tortuosi, il tutto innestato su un tessuto urbano che affonda le sue origini in secoli passati e di sicuro non è stato progettato per essere percorso in auto come invece accade su suolo statunitense dove, a detta della stessa Waimo, dal 2020 ad oggi l’azienda avrebbe erogato il servizio di robotaxi per un numero superiore a oltre 10 milioni di corse a pagamento.

Nel frattempo, anche la britannica Wayve, azienda che sviluppa  tecnologie per la guida autonoma, ha annunciato una collaborazione con Uber per portare i propri robotaxi sulle strade di Londra. 

Il servizio di robotaxi londinese di Waymo previsto per il 2026 seguirà durante tale anno una fase precisa di test focalizzato su auto senza volante e senza conducente a bordo. Nello specifico verranno testate Jaguar I-Pace elettriche, le stesse impiegate negli Stati Uniti, e anche se i modelli sono caratterizzati dalla guida a destra, verranno comunque sperimentati nel Regno Unito attraverso l’impiego di specialisti a bordo per monitorare il sistema e garantire la conformità alle regole stradali britanniche. La gestione operativa sarà invece affidata a Moove, società incaricata di coordinare la flotta e le prenotazioni tramite l’app ufficiale di Waymo.

Già nei prossimi mesi si inizierà a mappare le strade londinesi verificando la sicurezza del software di guida Waymo Driver ma la piena liberalizzazione del settore avverrà solo nel 2027, con l’entrata in vigore dell’Automated Vehicles Act.

La corsa al podio di Waymo per conquistare l’Europa con i robotaxi ha comunque un altro concorrente degno di nota, Uber che ha annunciato a giugno una partnership con la startup inglese Wayve per offrire servizi simili. Chi si aggiudicherà l’oro?

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