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Esosomi: il veicolo di giovinezza (e fertilità) del futuro

Esosomi: il veicolo di giovinezza (e fertilità) del futuro

Mariantonia Logozzi è una scienziata. H Index 42, decine di pubblicazioni, un passato di ricercatore in ISS, una scoperta determinante nella diagnosi del cancro addirittura predittivo e, in seguito, la scelta di volare da sola. O meglio, in buona compagnia, visto che oggi è fra i fondatori di una delle realtà più promettenti della biotecnologia europea, la ExoLab de L’Aquila.

Un passo fatto insieme al marito Professor Stefano Fais, altra perla della ricerca e della clinica, che si occupa attivamente di terapia antitumorale ed è direttore scientifico di ExoLab

Logozzi e Fais hanno studiato e fatto ricerca in maniera assidua, partendo dagli esseri umani per approdare alle piante: perché condividiamo tutti noi, esseri viventi, un magnifico elemento. Gli esosomi, delle “navicelle” biologiche che trasportano informazioni da una cellula all’altra.

“Gli esosomi sono piccole vescicole prodotte da tutte le cellule viventi, anche dai batteri o dai funghi oltre che dagli umani e dalle piante –spiega la dottoressa Logozzi- negli esseri umani li troviamo in tutti i liquidi, il sangue, il liquido sinoviale, il pericardico e così via. Ai tempi in cui lavoravo in ISS, avevo scoperto che le cellule tumorali, attraverso gli esosomi, mostravano una vera e propria carta di identità, un tag. Scoperta che ci ha permesso di fare diagnosi precoce”.

Nel 2019 Mariantonia Logozzi pubblica un lavoro sulla diagnosi precoce di cancro alla prostata, cosa che attrae attenzione e investitori. Ma, dopo due company fondate e la successiva fuoriuscita per ragioni personali, decide di dedicarsi attivamente a prodotti e ricerche che aiutino le persone a risolvere problemi reali come infertilità, invecchiamento, cura della pelle. Ed è lì che incontra gli altri futuri soci di ExoLab, Valerio Carconi e Lorenzo Cilli.

“Usare esosomi umani non sarebbe stato possibile, troppe implicazioni di natura etica. Perciò abbiamo iniziato a studiare le piante e abbiamo visto che queste vescicole vengono prodotte dalle cellule ovunque, nelle radici, nei frutti, nel liquido apoplasto”.

La meraviglia degli esosomi vegetali: giovinezza e fertilità in primis

Difficile condensare tanta scienza in poche parole, ma ci proviamo. 

All’inizio, vedendo gli esosomi come navicelle, abbiamo messo questa scoperta al servizio delle case farmaceutiche, che potevano trasportare meglio nelle cellule alcuni principi” continua la dottoressa Logozzi. “Poi, abbiamo iniziato a concentrarci anche sulle loro qualità in sé”.

Ad esempio, scoprendo che gli esosomi non sono solo un sistema di trasferimento ma possono fungere da straordinari integratori per sé stessi. Gli esosomi dell’uva conterranno tanto resveratrolo, l’arancia avrà eperidina ,antiossidanti , vitamina C. 

Estraiamo direttamente le vescicole  in maniera fisica, non attraverso processi chimici. Perciò siamo stati in grado di creare mix di frutti e vegetali  che contengono le stesse proprietà della pianta d’ origine  ”. Lipidi, antiossidanti preziosi come il glutatione, vitamine, enzimi, bioattivi. Il fitocomplesso della pianta porta con sé anche il patrimonio di acidi nucleici come RNA e micro RNA.

E proprio grazie a questo ora, attraverso gli esosomi, si possono riattivare i fibroblasti, le cellule del derma, stimolandoli a produrre collagene in maniera naturale. 

Anche per l’alopecia ci sono ottime prospettive, sia a livello topico sia di integrazione. “Le vescicole passano ogni barriera, dalla emato encefalica a quella dello stomaco. E superano anche la barriera dei cheratinociti per andare in profondità, nel bulbo, permettendoci di lavorare sull’alopecia. Quindi anche in fase anagen (crescita capillare), non solo sull’allungamento (telogen)”. 

Una prospettiva reale per combattere l’infertilità

47,5% di incremento delle gravidanze in chi fa fecondazione assistita è un bel numero. Qual è, qui, il contributo degli esosomi? “La procedura Fivet è stressante, porta a una iper stimolazione ovarica e produce molto stress ossidativo: quando si arriva alla fecondazione bisogna avere un numero di ovuli importante. Purtroppo il successo è pari al 17% dei casi”. 

Lo studio condotto da Exolab ha proprio acclarato che il numero di ovuli, con la terapia esosomiale, aumenta fino quasi a quadruplicare. “Per fare un esempio, dopo l’ iperstimolazione una paziente che non aveva preso esosomi, era arrivata a 4 ovuli di numero, mentre chi li aveva assunti ne aveva 20. Questo è un dato importante e sta attraendo interesse sul fronte internazionale perché il problema dell’infertilità è molto sentito, soprattutto nel Middle East e in Giappone.

 Quel che mi ha colpito è la fascia di età, sempre più giovane, delle donne in lista. Purtroppo viviamo in un ambiente altamente inquinato e i nostri esosomi portano con sé tutta la ricchezza dei vegetali, di una dieta mediterranea completa, aiutando l’organismo a rafforzarsi. Si può avere in una capsula  tutto il potere dei biottivi prodotti nei vegetali e frutti coltivati sotto, il sole dell’ Italia”

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