Stile ed economia per chi guarda avanti

Arte: l’AI nel surrealismo storico di Phillip Toledano

Arte: l’AI nel surrealismo storico di Phillip Toledano

«Per me, la cosa affascinante dell’intelligenza artificiale è la possibilità di quello che chiamo surrealismo storico. L’avvento dell’intelligenza artificiale significa che ogni bugia può ora avere prove visive convincenti. Possiamo ricreare il mondo come non è mai stato. Per ogni teoria del complotto ci possono essere prove visive», dice Phillip Toledano. 

 Artista concettuale inglese, che trova nelle tematiche socio-politiche la principale fonte d’ispirazione per i suoi progetti. I suoi lavori conservano il gusto retrò delle foto in bianco e nero rielaborate con la tecnologia digitale.

Il mondo dell’Intelligenza Artificiale si fonde con l’universo della fotografia in un racconto avvincente. Con il lancio del libro “Another America” di Phillip Toledano, edito da L’Artiere, l’artista introduce il concetto disurrealismo storico per dipingere un affascinante scenario di fantasia ambientato nella New York degli anni ’40. Attraverso l’AI e le narrazioni di John Kenney, scrittore del New Yorker, emerge uno specchio riflettente sulla realtà politica americana, immersa nelle trame dei complotti.

surrealismo

Another America è un riflesso di questo mondo incerto. Ci mostra qualcosa che è familiare ma allo stesso tempo non lo è. Ambientato alla fine degli anni ’40, durante l’età dell’oro del fotogiornalismo, quando una fotografia corrispondeva alla verità, fa uso dell’Intelligenza artificiale per destabilizzare ancor di più il senso della veridicità dell’immagine fotografica.

Toledano sfrutta l’AI per creare scenari che mescolano passato e presente, sfidando la stessa essenza della fotografia grazie alla manipolazione delle immagini.

Il risultato? Giungle urbane devastate dai cambiamenti climatici, tute di palloncini, veicoli rivestiti di pelliccia animale che solcano i grattacieli di New York, creature esotiche che si dilettano a navigare inondazioni improvvise tra i taxi gialli e i diner tipici della città. In questo caos visivo, la distinzione tra ciò che è reale e ciò che non lo è diventa sfumata. 

Le immagini risultano allo stesso tempo familiari e strane, proprio come il mondo nel quale viviamo. Stiamo assistendo a un momento straordinario della storia. Da quando le fotografie hanno cominciato ad apparire sui giornali all’inizio del XX secolo sono diventate gli arbitri della verità. Ci parlano, ci raccontano il mondo e noi crediamo loro. Ma cosa succede quando non sappiamo che cosa credere? Cosa succede quando tutto sembra reale?

Cosa è reale e cosa no?

Il messaggio del libro verso il pubblico riflette il concetto che in un’epoca in cui verità e storia diventano flessibili, l’intelligenza artificiale offre la possibilità a chiunque di creare prove convincenti per qualsiasi narrazione, anche se non basata sui fatti. Le teorie del complotto, diffuse non solo in America ma in tutto il mondo, trovano nell’America il fulcro di una “verità” alternativa, visibile nell’esempio delle elezioni del 2020.

L’intelligenza artificiale non dovrebbe essere vista come un nemico degli artisti, bensì come uno strumento creativo potentissimo: «È uno strumento da utilizzare, proprio come una macchina fotografica era uno strumento da utilizzare per creare arte, e qualsiasi strumento è incredibile o meno a seconda di chi e come viene utilizzato».

Le critiche riguardanti la violazione del diritto d’autore quando le opere d’arte vengono utilizzate come base per l’intelligenza artificiale rievocano il concetto di furto creativo, una pratica nota nella storia dell’arte con esempi come Warhol o Lichtenstein. 

«Personalmente, e da qualcuno che ha utilizzato la sua arte per allenarsi a metà percorso, penso di poter par dire che il valore dell’intelligenza artificiale come strumento per gli artisti superi di gran lunga le preoccupazioni sul copyright».

In futuro, l’intelligenza artificiale potrebbe essere considerata una forma d’arte a tutti gli effetti, poiché è la creatività e l’abilità dell’artista nell’utilizzarla che definiscono il risultato finale. La creatività e l’interpretazione umana rimangono sempre al centro del processo artistico.

ARTICOLI CORRELATI