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Viaggiare da soli: il trend del 2024 (e del futuro)

Viaggiare da soli: il trend del 2024 (e del futuro)

Un obiettivo che accomuna tanti viaggiatori: partire in compagnia di sé stessi

Si viaggia, sì, ma da soli. E chi non l’ha ancora fatto, medita di farlo nei prossimi tre anni.

Secondo i dati rivelati da un’indagine condotta da SkipperWeRoad per quanto riguarda l’attitudine di questo 2024, per 9 italiani su 10 viaggiare è una priorità (dati Osservatorio EY Future Travel Behaviours).

 Il dato ancor più interessante? Quello che ci racconta che il 60% degli italiani ha preso in considerazione l’idea di partire senza compagnia (se non quella di sé stessi); rispetto al 2018 è esattamente il doppio il numero di utenti che su Google ha digitato “viaggi in solitaria” (dati Solo travel: Who more people are doing it and tips for first timers, BBC). 

 

Perché si viaggia da soli?

Sono diverse le motivazioni per le quali una persona decide di partire da soli: molte, banalmente, non hanno un compagno di viaggio poiché single e non avendo familiari e/o amici che possono partire, ma non per questo rinunciano al bisogno e alla passione per il viaggio. Quindi si parte comunque, anche senza una compagnia.

Secondo la ricerca, tra le motivazioni più forti c’è il desiderio di incontrare e conoscere nuove persone: l’80% di questi viaggiatori appartiene alla generazione dei Millennial (i nati tra il 1980 e il 1994) ed è single. Un esempio? Le crociere dedicate proprio a chi non ha un partner di vita.

C’è da dire, comunque, che la maggior parte degli individui che decidono di partire in solitaria, lo fa affidandosi a tour organizzati così da poter raggiungere destinazioni insolite che non ci si fiderebbe a visitare da soli (56%), per poter affidare al tour operator l’organizzazione della vacanza (46%) e per non sentirsi smarriti dinanzi alle barriere linguistiche (38%).

Tra i driver che spingono le persone a partire da sole ci sono la sensazione di totale libertà (50%), di avventura e di scoperta (37%) e l’interesse per la cucina locale (31%).

Viaggiare da soli: dove vanno i turisti solitari?

Tra le tipologie di viaggio preferite da chi sceglie di viaggiare da solo, c’è quella legata a un modello di viaggio spirituale e per questo tra le destinazioni più gettonate vi è Bali; proprio come Julia Roberts nel film “Mangia, Prega, Ama” a Bali i turisti amano meditare e fare yoga, confermando l’isola come il perfetto rifugio spirituale.

Chi ama scoprire nuove realtà e scarpinare per le strade cittadine, New York è la meta perfetta; tra le capitali scelte da chi, in solitaria, vuole godere del fascino della città ci sono anche Berlino e Bruxelles. Dublino, invece, è la località dove si reca chi vuole conoscere persone nuove, grazie alla sua proposta di pub e locali per la vita notturna dove socializzare.

Per tornare al viaggio spirituale, tra le decisioni prese dai viaggiatori solitari c’è quella di partire per il Cammino di Santiago, che non è effettivamente una meta bensì un’esperienza di viaggio da fare per scoprire località come Sahagun, Castrojeriz o Roncisvalle e per conoscere altri camminatori.

Viaggiare da soli: il consiglio di lettura

«Viaggiare in solitaria per molti è una modalità avvolta da pregiudizi e paure, per altri è la massima espressione di libertà e autonomia. In effetti, il viaggio, soprattutto se affrontato da soli, può diventare uno strumento di crescita, un momento in cui andare oltre la propria area di comfort e attivare un percorso di trasformazione personale fin dalla fase della sua organizzazione», Francesca Di Pietro è l’autrice del libro “Il bello di viaggiare da soli – Guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi”.

È un libro destinato a «chi desidera viaggiare da solo ma non sa da dove cominciare, chi lo ha già fatto in solitaria, ma vorrebbe ottimizzare alcuni aspetti della sua esperienza, chi sta attraversando un periodo particolare della sua vita e pensa al viaggio per attivare un processo di cambiamento, troverà in questo libro e nei diversi esercizi comportamentali proposti degli strumenti preziosi per definire in modo ottimale i propri obiettivi di viaggio, monitorarli durante il percorso e verificarli al ritorno.

 Inoltre, una miniera di consigli pratici – dalla definizione della meta alla gestione del budget per un turismo low-cost, da cosa mettere nello zaino a come socializzare in modo intelligente, dalla sicurezza al come trovare un alloggio – indirizzerà passo passo verso tutto ciò che serve sapere per partire da soli e tornare più felici».

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