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Balaclava: tra storia, resilienza e moda

Balaclava: tra storia, resilienza e moda

Il balaclava, una morbida struttura geometrica con un’apertura centrale, spesso realizzata in lana, lascia scoperti solo gli occhi e, talvolta, anche il naso. Oggi riconosciuto come un capo versatile e funzionale. Questo accessorio è l’alter-ego di ispirazione sovietica del più noto passamontagna. Ideale per affrontare le giornate più fredde, protegge dal vento e dal gelo invernale.

Facile da indossare, basta infilarlo con un gesto rapido dalla testa fino alle spalle, facendone un must-have della stagione. Dietro il fascino delle sue trame glamour, però, si cela un intreccio profondo di storia e cultura, un patrimonio che unisce le pagine dei libri di testo a quelle dei giornali, rivelando un capo che va oltre la semplice moda per diventare simbolo e racconto di epoche passate.

Il nome e la storia

Partendo dal nome, l’indumento second skin che si indossa anche sotto le tenute da sci porta indietro nel tempo, precisamente alla Battaglia di Balaklava, combattuta nel 1854 nella cornice della Guerra di Crimea.

Questo scontro, descritto come uno dei capitoli “più eroici, futili e insensati della storia militare britannica”, ebbe luogo nei sobborghi meridionali di Sebastopoli, in una zona nota come “terra di pesca” secondo la toponomastica turca. Fu qui, nella cosiddetta “valle della morte”, che la celebre carica dei seicento si consumò tra le fiamme dell’inferno.

La brigata di cavalleria leggera inglese, sotto il comando di Lord Cardigan, fu mandata contro le posizioni russe difese da batterie di cannoni, in un attacco tanto coraggioso quanto disperato, destinato alla disfatta. Durante quell’inverno gelido, per proteggersi dal rigore del clima del Mar Nero, i soldati britannici adottarono un particolare berretto

Probabilmente apparso per la prima volta proprio su quel fronte, il balaclava era stato reinventato dai salotti londinesi per resistere al freddo estremo, diventando un simbolo della resilienza umana nel contesto delle grandi guerre.

Dopo essere stato integrato nell’equipaggiamento militare come dispositivo di protezione indossato sotto l’elmetto, il balaclava ha assunto nel tempo una duplice funzione: difesa e camuffamento. Questa ambivalenza lo ha reso protagonista non solo di operazioni belliche, ma anche di incursioni guerrigliere, trasformandolo in un simbolo di ribellione e in un segno estetico di sovversione.

Debutto nella moda

Perfetto per celare il volto senza compromettere la visione, il balaclava è entrato nel guardaroba con un’accezione ribelle, distaccandosi dal crimine per abbracciare una narrazione culturale più ampia. Il suo debutto ufficiale nel mondo della moda si deve a un pioniere italiano, Walter Albini. Visionario e anticonformista, Albini portò il balaclava in passerella per la collezione autunno/inverno 1976-77 di Trell, presentata all’Hotel Palace di Milano con la suggestiva linea Urban Guerrilla.

La sfilata raccontava “una storia popolare dalla mattina alla sera” e includeva bisacce all’uncinetto indossate come bandoliere, poncho e tuniche con cuciture coperte, e passamontagna abbinati a ogni outfit. Come osservò *Moditalia*, Albini ridefinì il balaclava, trasformandolo in un emblema di stile capace di coniugare funzionalità e provocazione.

Il balaclava si trasforma rapidamente in un protagonista delle tendenze, dando vita a una serie di re – interpretazioni creative che spaziano dal lurex al macramè, ridefinendo il fashion headwear. Non manca però la sua presenza nel mondo dell’abbigliamento sportivo, dove si conferma un alleato essenziale per affrontare le altitudini più estreme. 

Da semplice accessorio funzionale, il balaclava diventa oggetto di culto. Iconico è il passamontagna total black sfoggiato da Kim Kardashian al Met Gala 2021, che lo consacra come simbolo di stile e provocazione. Allo stesso modo, i modelli della collezione FW 21-22 di Miu Miu, celebrati attraverso il film realizzato con M/M (Paris) e il direttore della fotografia Benjamin Kracun, ne rafforzano lo status di accessorio del desiderio. 

Al di là della moda, il balaclava si impone anche come spunto per riflessioni sociali, dimostrando la sua capacità di raccontare molto più che semplici trend.

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