Nel corso degli anni, Armani ha ridefinito il concetto di divisa dandogli identità e stile
Dopo le Paralimpiadi estive di Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 e quelle invernali di Sochi 2014, Pyeongchang 2018 e Pechino 2022, Giorgio Armani ha firmato le divise degli atleti che hanno sfilato alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici che si è tenuta ieri sera a Place de la Concorde a Parigi.
Gli atleti delle diverse discipline hanno indossato una tuta EA7 Emporio Armani – il marchio è Official Outfitter della squadra azzurra – con i loghi EA7 e CIP a rilievo, in neoprene nel colore blu Armani. La felpa ha due cerniere frontali, il cappuccio con fodera interna tricolore e la grande scritta Italia effetto pixel sul retro. Immancabile, all’interno della giacca, sul lato del cuore, la prima strofa dell’Inno nazionale, nella sua versione originale.
Giorgio Armani, uno dei più celebri stilisti italiani, ha avuto un impatto profondo non solo nel mondo della moda di alta gamma, ma anche nella creazione di divise per diverse organizzazioni e squadre. Nel corso degli anni, Armani ha ridefinito il concetto di divisa, trasformandola da semplice indumento funzionale a simbolo di stile e identità.
Le creazioni di Giorgio Armani nel mondo delle divise
Uno degli esempi più noti dell’influenza di Armani nel design delle divise è la collaborazione con Alitalia, la compagnia aerea di bandiera italiana. Nel 1982, Armani fu incaricato di creare le nuove uniformi per il personale di bordo. Il risultato fu una linea elegante e sofisticata, che rifletteva lo stile distintivo dello stilista: sobrio, raffinato e senza tempo.
Le divise di Alitalia disegnate da Armani si distinguevano per l’uso di tessuti di alta qualità e per la cura dei dettagli, come il taglio impeccabile e le linee pulite. Queste uniformi non erano solo pratiche e confortevoli per chi le indossava, ma trasmettevano anche un’immagine di eleganza italiana nel mondo.
Armani ha anche lasciato il segno nel mondo dello sport, in particolare nel calcio. La sua collaborazione con l’AC Milan è un esempio emblematico. Negli anni ’90, quando il club milanese era all’apice del successo internazionale, Armani disegnò gli abiti ufficiali per la squadra. Questo connubio tra moda e sport segnò un momento di svolta, poiché per la prima volta una squadra di calcio si avvaleva di un designer di fama mondiale per le proprie divise fuori dal campo.
Gli abiti, caratterizzati da un’eleganza sobria e da un taglio sartoriale impeccabile, rafforzavano l’immagine del Milan come squadra di classe e successo, consolidando il legame tra moda e sport d’élite.
Oltre a queste collaborazioni iconiche, Giorgio Armani ha anche disegnato uniformi per altre organizzazioni e istituzioni, tra cui le forze dell’ordine italiane e diverse compagnie di crociera di lusso. In ogni progetto, lo stilista ha mantenuto una filosofia di design che valorizza la funzionalità senza mai sacrificare lo stile. Le sue creazioni sono spesso caratterizzate da un equilibrio perfetto tra praticità ed estetica, rendendo le divise non solo un elemento distintivo, ma anche un simbolo di appartenenza e professionalità.
Le divise firmate da Armani sono riconosciute per la loro capacità di comunicare un’immagine forte e coerente. Che si tratti di un assistente di volo, un giocatore di calcio o un ufficiale di polizia, chi indossa una divisa disegnata da Giorgio Armani porta con sé un pezzo di quella filosofia di eleganza sobria e raffinata che ha reso il marchio Armani famoso in tutto il mondo.
In definitiva, Giorgio Armani ha saputo trasformare il concetto di divisa, elevandolo a un livello di raffinatezza che va oltre la semplice funzione pratica. Le sue creazioni sono diventate simboli di stile e professionalità, dimostrando che l’eleganza può essere parte integrante anche degli ambienti più formali e istituzionali. La sua capacità di fondere estetica e funzionalità ha reso le divise firmate da Armani dei veri e propri capolavori di design, apprezzati e riconosciuti a livello globale.
