Immaginate di avere intorno il gruppo del Monte Bianco e di sentire ogni fibra immersa nel tepore delle terme giapponesi, a circa 40 gradi. Una sinestesia. Perché la vasca aromatizzata ai boccioli di rosa e pino cembro (capace di armonizzare il battito cardiaco) è un’esperienza sensoriale da vivere.
Quello del Leitlhof è un vero mondo d’acqua con la spettacolare piscina esterna di 16 metri, una vasca coperta, le docce emozionali e la dolce cascata.
Soprattutto, è un mondo di benessere, con prodotti tratti dalla natura e capaci di ribilanciare l’organismo. Fieno, sale marino e arnica sono i principi essenziali, che si accostano al grandioso massaggio head-to-toe, ovvero dalla testa agli alluci.
Il comprensorio della regione 3 Cime Dolomiti, con il Baranci, il Monte Elmo, la Croda Rossa, conquista con oltre 115 km di piste da sci e oltre 200 km di anelli ben tracciati per il fondo che conducono anche al di là del confine, nel Tirolo Orientale.
Bagno di fieno o alcalino?
Il bagno di fieno è una prerogativa altoatesina: qui lo si fa su lettino ad acqua, con profumo di fieno di montagna, per disintossicare mente e corpo. In alternativa, c’è il tradizionale bagno alcalino, che stimola la rigenerazione cutanea dopo una giornata di sport e, eliminando le tossine, mantiene la pelle morbida ed elastica.
Di solito, nella tradizione, il bagno di fieno viene fatto in una vasca di legno, riempita con fieno fresco in fermentazione, a una temperatura fra i 40 e i 60 gradi. Le piante officinali presenti nel fieno e il calore hanno un’azione rinvigorente e disintossicante, sciogliendo la tensione dei muscoli. L’usanza viene dalla consuetudine contadina: durante la mietitura chi lavorava si sdraiava nel fieno e si svegliava molto più riposato rispetto a quando il fieno non c’era.
L’erba usata per questi bagni si raccoglie in montagna selezionando le aree in cui crescono le erbe officinali. Dopo la raccolta l’erba viene lasciata macerare per alcuni giorni. Il bagno al fieno si fa immergendosi completamente nudi fino alla testa e il bagno dura tra 15 ai 60 minuti.
Le piscine di pietra del Prunhof
Al Prunhof la miglior cura è Il silenzio. Quello delle cime innevate che toccano I 3.000 metri, le Alpi dello Stubai, da osservare adagiati nella piscina di pietra.
Si tratta di pietre antiche che provengono dalla montagna circostante, punto di forza della Minera Acqua & Spa che snoda un percorso fra saune minerarie a 80-100°, sauna a infrarossi, grotte con laghetto minerario.
Qui, il mondo acquatico vive in esterna, nella piscina salata con idromassaggio, in quella con acqua di fonte riscaldata oppure all’interno, nella vasca di 20 metri.
Fra i massicci calcarei del Wilder Kaiser
Quella del bio hotel Stanglwirt è un’esperienza che potremmo definire bio-luxuy. Oltre agli sport, alle ciaspolate, alle remise en forme, l’acqua la fa da padrona: una piscina a sfioro all’aperto di 210 mq con acqua salina a 37°, una sportiva all’aperto di 25 metri, grotte saline, piscina salina coperta. E poi la Spa, che offre numerosi trattamenti: si possono scegliere i prodotti basati sulle piante locali e quelli della linea TGC – The Good Conscious, creati dalla proprietaria dell’hotel Maria Hauser e da Micaela Stieber.
Naturalmente, il benessere non può trascurare l’alimentazione. Per il piacere delle cellule e delle papille gustative, Lo Stanglwirt mette a disposizione 6 Stuben destinate ai piaceri del palato con materie prime tutte a filiera cortissima e in gran parte di propria produzione.