Ah, se Lucio Battisti avesse avuto una Miamily. Probabilmente la avemmo ritrovata nel testo di Viaggiare. Perché qui, in questi trolley super chic ed ergonomici, ci sono dolcezza, eleganza, sensibilità e purezza ingegneristica. E non si fanno brutte figure perché i bambini, su una Miamily, si possono sedere e non piangono per la stanchezza.
Un cultore dell’armonia potrebbe abbracciare un apologeta del pragmatismo: alla bellezza, enucleata nel policarbonato, Miamily unisce il sedile integrato, senza inficiare le regole dimensionali di trolley e bagagli. Alessandro Cereda e Cecilia Tsai, fondatori del brand e coppia felice nella vita, hanno creato lo strumento perfetto per una vita in itinere infondendogli bellezza.
Il nome del marchio è la crasi dei nomi Mia e Emily, due dei loro figli (il terzo è Noah): proprio viaggiando insieme, è maturato il desiderio di creare un oggetto diverso, con sedile ingegnerizzato come elemento ergonomico. In sostanza, una valigia intelligente: fra le recensioni spiccano lodi di genitori entusiasti di poter viaggiare senza passeggino o di riposare nelle attese aeroportuali.
Il trolley diventa infatti “cavalcabile”, risulta una seduta dalla ferrea stabilità. Ruote girevoli a 360 gradi, tre altezze di impugnatura, tasca impermeabili, scomparti multifunzione, blocco TSA: tutto è pensato per trasformare il viaggio in esperienza positiva, eliminando le seccature e i disagi. Non a caso si chiama Ride-On-Luggage ed è definita una piattaforma mobile, capace di sostenere fino a 100kg.
Colori suggestivi e plastica rigenerata
Anche l’occhio vuole la sua parte, come si dice. E qui viene accontentato. Forest Green, Midnight Black, si aggiungono a varianti come Champagne Gold e Cobalt Blue. Il gusto di Cecilia viene travasato nell’estetica del prodotto, senza scalfire nemmeno un po’ la praticità. Qualche esempio del polimorfismo dei prodotti Miamily?

La Everyday Bag, altra punta di diamante, consente di avere cinque utilizzi –dal manico corto alla crossbody passando per l’impugnatura a mano e la pochette- grazie al concetto con cui è stata immaginata: “quando noi donne dobbiamo partire, necessitiamo di una borsa ampia che contenga molte cose –spiega Cecilia- Ma quando poi arriviamo a destinazione, ci serve una bag più piccola, maneggevole. E spesso abbiamo bisogno di una clutch minimal per una serata…” Ed ecco qui la soluzione, rappresentata da una Tote ecumenica organizzata per comparti e da una trasformabile, per l’appunto quotidiana, chic come un minaudière, pratica come una due manici. Per di più, realizzata in materiale riciclato impermeabile, leggero, resistente.

Garanzia svizzera, gusto universale
La sede aziendale è in Svizzera, a Manno. Ed è con elvetica precisione che Miamily ha concepito la cover per il bagaglio, minuziosamente in misura, capace di proteggerlo da graffi e danni. Ovviamente Miamily ha concepito anche una linea zaini, progettata con meticoloso senso della funzione: tasche antifurto, scomparti per laptop, portabottiglie sì ma termici, chiusure magnetiche per evitare chiavi.
Miamily è riuscita a integrare osmoticamente la visione del designer con la forma mentis ingegneristica, regalandoci un prodotto di stile, risolutivo, originale.