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Se anche gli uomini si truccano: il make up come strumento per l’autostima

Se anche gli uomini si truccano: il make up come strumento per l’autostima

No, il make up non è mai stato solo ad appannaggio del mondo femminile, anzi: il trucco nasce, in antichità, proprio per sottolineare personalità e posizioni. Basti pensare al minuzioso lavoro che veniva fatto sui volti degli antichi egizi, uomini e donne abbienti con gli occhi enfatizzati dal nero e la pelle marcatamente sbiancata con l’utilizzo di paste a base di biacca.  

E ancora: gli uomini dell’Antica Roma erano noti per dilettarsi con il trucco, utilizzavano infatti cipria, rossetto e coloranti per unghie per distinguersi. Anche durante il più recente regno di Elisabetta I gli uomini della Gran Bretagna si truccavano (più delle donne).

«Da sempre il make up ha giocato un ruolo importante nella definizione di ruoli e immagini delle persone, specialmente di quelle che in società hanno rivestito compiti importanti. Con il make up si gioca, si sperimenta – spiega la make up artist Sophia Minutiè vero, la strada è ancora lunga poiché gli stereotipi continuano ad avere molto peso. 

Ma è importante che ogni persona capisca che, oltre a essere libera di esprimere la propria immagine come desidera, il make up non è solo mascara o eye-liner. Il make up è anche un’invisibile base, ad esempio, per rendere più bella la propria pelle e sentirci, così, più sicuri di noi a un appuntamento. L’autostima non ha genere: tutti hanno diritto a sentirsi nella propria miglior immagine».

Sophia Minuti make up artist
Sophia Minuti make up artist

Il trucco c’è ma non si vede

A differenza del make up dedicato al mondo femminile, quello destinato all’universo maschile chiede (in genere ma non per forza, lo vedremo) invisibilità e anziché artistico chiede di essere un trucco utile a nascondere le imperfezioni e a valorizzare i punti di forza di un viso.

Fondamentale, per comprendere l’importanza del make up come routine anche maschile, è sottolineare un dato: solo il 26 per cento degli uomini, tra i 16 e i 40 anni, è soddisfatto del suo aspetto (ricerca condotta da Campaign Against Living Miserably), per tanto il trucco gioca un ruolo importante nell’autostima. Forte anche lo sdoganamento del make up maschile attraverso i social più utilizzati dai giovani (Instagram e TikTok), dopo la skin care – ovvero l’abitudine giornaliera di prendersi cura del proprio viso attraverso specifici saponi, maschere e creme – è il momento del make up: l’importante, dicevamo, è che non si veda.

Strumenti necessari diventano quindi fondotinta, correttore, terra e matite occhi dai colori neutri utili solo a enfatizzare lo sguardo o a sottolineare dettagli come le sopracciglia.

«Soprattutto se si vuole un trucco invisibile diventa importante farsi consigliare i migliori prodotti, specialmente se non si è mai avuta praticità nell’utilizzo: ammettiamolo, è difficile che, da bambino o da ragazzo, qualcuno ti abbia insegnato a truccarti. Quindi è normale che, da uomo, tu non sappia come muoverti e rischi di sprecare soldi e prodotti nell’acquisto di cosmetici sbagliati. Non c’è bisogno di vergognarsi - dice ancora Sophia -, un bravo make up artist è un professionista che sa perfettamente qual è la funzione del trucco, per tanto saprà consigliare al meglio, in base alle necessità della propria pelle, cosa inserire nel proprio beauty case».

Il make up come messaggio di ribellione maschile

Mi trucco ma non per questo sono meno maschile: sembra voler dire questo la scelta di mostrarsi con un trucco visibile, fatta da parte di molti artisti che, dopo essersi esposti, hanno sdoganato anche la possibilità, per l’uomo, di utilizzare trucchi colorati e più o meno marcati. Da Harry Style, Fedez e Machine Gun Kelly che hanno creato anche una linea di smalti per uomo, fino ad Achille Lauro e Boss Doms.

make up

E per chi crede che sia una tendenza “tutta moderna”, è bene che sappia che anche artisti dal calibro di Ville Valo o David Bowie si sono sempre mostrati con make up vistosi non solo sul palco ma anche nella loro vita quotidiana.

«Forse per un artista è più semplice, perché il make up verrà visto come parte dell’abito di scena e non come una scelta personale e coraggiosa; ma i tempi stanno cambiando - conclude la make up artist - e sono sempre di più, specialmente tra i giovani, gli uomini truccati che possiamo incontrare in metro, al supermercato o all’happy hour. È da loro che bisogna farsi ispirare: il make up per uomo non nasce oggi, nel 2024, sono già diversi anni che se ne parla, ma queste persone sono precursori di una nuova era che parla di libertà da paure, pregiudizi e stereotipi, a loro va dato atto di essere molto importanti per la società in cui viviamo». 

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