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Estetica del sorriso. Chi bello vuole apparire NON deve soffrire

Estetica del sorriso. Chi bello vuole apparire NON deve soffrire

In quello che Jung definirebbe inconscio collettivo, la poltroncina del dentista ha sempre rappresentato un archetipo di ansia. 

Perché qualche tempo fa non c’erano le tecnologie e i sistemi di prevenzione che, oggi, consentono di sedersi lì con serenità, anche da piccoli. 

Scanner, rilevatori, anamnesi accurate  e una visione olistica del paziente, rendono quella poltrona la base della salute: non dimentichiamo che i dentisti e, in genere, chi cura l’igiene dentale, hanno avuto un peso cruciale nella longevità e nel miglioramento della vita umana. 

Il dottor Emanuele Puzzilli, professionista nel campo dell’odontoiatria ed esperto di estetica del sorriso, unisce “tecne” ed “episteme”. 

Dopo percorsi di studio che passano per l’Aquila e Tor Vergata, corsi di approfondimento in tutta Europa e una scia di popolarità e professionalità estese agli USA, ha aperto il suo studio con una costola milanese, a Citylife, all’interno delle residenze Libeskind. Una location che tradisce in effetti grande sensibilità al bello.  

Ma qui, oltre all’ulivo secolare racchiuso in una teca e al meraviglioso dehor, il paziente trova una centrale operativa basata su conoscenza, approccio di consapevolezza, diffusione delle notizie utili a fare prevenzione e tanta, tanta tecnologia di supporto. 

sorriso

Il  libro del dottor Puzzilli, White identity, uscito un anno e mezzo fa, è un vero e proprio manuale per la gestione e cura del sorriso, con informazioni utilissime: “la bocca deve essere controllata come facciamo con l’auto. Dobbiamo avere consapevolezza che nella nostra cavità orale parte il percorso digestivo, che esiste un pH acido o basico e che un certo tipo di alimentazione acidifica. I residui di cibo, se non li rimuoviamo adeguatamente, portano problematiche gengivali o traumatiche per il dente”.

E poi vi sono comportamenti legati a mode che meritano adeguato chiarimento. “Ad esempio, dopo aver ingerito agrumi o alimenti acidi, è dannoso correre a lavarsi i denti, bisogna attendere almeno mezz’ora altrimenti si rischia di subire un’abrasione. Al pari, quando mando l’organismo in chetosi abbatto il pH della bocca, favorendo l’insorgenza di alcuni tipi di batteri”. 

La tecnologia che ci aiuta ad affrontare meglio l’iter preventivo

La familiarità con la famigerata poltroncina parte da piccoli. “Oggi, grazie a un nuovo approccio, il bambino è più collaborativo di una persona adulta. In primis, esistono strumenti che ci consentono di prendere le impronte con una videocamera digitale, sostituendo la fastidiosa plastica polimerizzante: una sottilissima camera 3D è in grado di riprodurre un modello 3D delle arcate che diventa la base di partenza ideale per qualsiasi tipo di percorso odontoiatrico”.

Per le carie, a parte l’informazione posta in modo giocoso ma serissimo sui batteri e i comportamenti virtuosi per tenerli lontani, esistono rilevatori di carie efficientissimi: “si tratta di scanner che enfatizzano con elementi traslucidi la propensione di quel dente alla carie già in tenera età. Ed esiste la possibilità di sigillare i molari, generalmente i più aggrediti”. 

Alcuni capisaldi restano, ad esempio il nemico zucchero va sempre moderato. “Le bibite gassate e zuccherate fanno decisamente male. L’ appiccicaticcio che si portano dietro rimane una sorta di glassa sul dente e diventa substrato per qualsiasi cosa mangio dopo. Con una bevanda che fa da chelante, diventa un problema serio”. 

“Fin dall’inizio della mia attività, la mia mission principale è stata di cambiare la percezione dell’esperienza della cura odontoiatrica. Ogni mio progetto, dal libro alle trasmissioni televisive, è sempre stato veicolo del messaggio per cui prendersi cura del proprio sorriso anche dal punto di vista estetico sia un dovere che l’essere umano ha nei confronti di se stesso. Attraverso il sorriso si comunica al prossimo, si esprime il proprio io, il sorriso diventa strumento per eccellenza di comunicazione non verbale e se non è curato può anche diventare motivo di disagio e malessere per le persone”.

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Il Digital Twin

Per i pazienti adulti, che necessitano di riabilitazioni protesiche, ci sono splendide notizie. “L’imprevisto non esiste più grazie a strumenti  che ci consentono di realizzare una ortopanoramica  in 3D e di vedere la bocca in spaccato millesimale. In questo modo, i progetti di implantologia e di protesi sono guidati in maniera certa”. 

Nello studio di Citylife, tutti i progetti preparatori vengono vengono preceduti dalla creazione di un “digital twin” del paziente, grazie a uno scanner facciale ad altissima risoluzione che ricrea un modello 3D del viso tenendo conto della struttura ossea e muscolare del volto. Nei percorsi di odontoiatria estetica ciò consente di visualizzare il risultato finale ottenendo un livello di fedeltà al progetto altissimo. 

Inoltre, l’approccio del dottor Puzzilli è metal free e chi conosce l’impatto di metalli pesanti sul sistema neurologico e intestinale, sa di cosa stiamo parlando: tutte le protesi, le corone e gli apparecchi metallici vengono sostituiti con materiali atossici, più rispettosi del corpo umano e meno fastidiosi per il paziente. Per gli impianti si utilizzano resina, ceramica e zirconia, mente in ortodonzia sono sempre più diffusi gli apparecchi invisibili, realizzati in un materiale trasparente non metallico. 

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