Le stime dei paesi E7 -economie emergenti- dicono che l’Indonesia sarà quarta nel 2050.
Per intanto, il PIL cresce stabilmente ogni anno del 5% circa. Importanti mutamenti geopolitici hanno trasformato la percezione del Paese, che è diventato la seconda destinazione di capitali stranieri nel Sud Est asiatico, subito dopo Singapore.
Non a caso, Francesca Rizzo e Michele Porinelli, due imprenditori italiani con esperienza e idee innovative nel settore immobiliare, sono riusciti a creare a Bali ciò che in Italia sarebbe stato impensabile e che altrove avrebbe richiesto tempistiche e costi ben diversi.
La loro Bali Holday Properties costruisce ville con i capitali di investitori italiani e le mette a reddito sul mercato, rappresentando una modalità di investimento profittevole in assenza di rischio.
Ma non solo: a Bali Francesca e Michele hanno trovato una sorta di Bengodi sotto tutti i punti di vista. In arrivo da Roma, inizialmente fermatisi a Dubai e intenzionati a un profondo cambiamento di vita, i due imprenditori hanno trovato a Bali ispirazione e sostanza.
“Ci eravamo stati nel 2016 in vacanza, ma la abbiamo rivalutata guardando le storie di uno Youtuber durante la pandemia – rivela Francesca- La paragono al sogno americano: lì non esistono limitazioni, vincoli, ritardi, chiusure mentali sul fronte del business”.
Francesca e Michele hanno trasformato i lease hold -gli affitti lunghi che rappresentano una proprietà putativa- del mercato balinese in vantaggio. E hanno sfruttato la velocità, la semplicità operativa come asset: “riusciamo a costruire una villa in sei, otto mesi”. Le proprietà vengono messe a reddito attraverso il mercato degli affitti veloci, consentendo all’investitore di impegnarsi sul medio lungo termine con ritorni molto vantaggiosi. E sicuri.
Una cultura accogliente
Vero asset dei due imprenditori è il giovane assoldato come autista poco dopo il culmine del periodo pandemico. “Oggi è il nostro manager di fiducia, ci aiuta a prendere contatto con le amministrazioni locali, dove raramente si parla inglese. A volte facciamo le riunioni seduti per terra a gambe incrociate, con lui che ci fa da interprete”.
Bali viene definita spesso la Los Angeles asiatica, con inaspettati risvolti che ne fanno un luogo moderno e cosmopolita in termini di mentalità. Chi pensa solo a balli tradizionali e yoga deve aggiornarsi.
“Nell’isola viene praticata una vera e propria cultura del fitness. Qui tutti sono in forma e si dedicano con interesse allo sport. Tra palestre ultra moderne, studi di pilates, centri padel, spazi di relax come saune e ice bath, Bali celebra il benessere fisico e mentale ed emana un’energia contagiosa”.
Poi, ci sono i centri estetici: avanzatissimi, con tecniche d’avanguardia. Questi centri sono l’ideale per chi cerca risultati eccellenti e gli ultimi trend estetici, potendo contare su costi più accessibili, rispetto ad altre parti del mondo, senza rinunciare a standard di qualità altissimi” spiega Francesca.
Tanti, infiniti, ristorante (anche per un italiano)
Pare che non si riesca a girarli tutti, “nemmeno uscendo a fare colazione, pranzo e cena tutti I giorni”. La grande scelta è dovuta al massiccio afflusso di turisti sull’isola e alla conseguente offerta di cucine internazionali.
Ogni realtà ha un concept ben definito: dal menu all’arredamento, tutto è studiato per riflettere il tipo di cucina e la nazionalità che rappresenta”.
Ma non di sola immersione nella movida e nelle degustazioni vive il Balinese acquisito: “A soli 90 minuti di volo, ci sono isole come Sumba, un paradiso incontaminato che pochi conoscono. Bali è circondata da altre isole incantevoli, fuori dai circuiti turistici più battuti, che offrono un’autentica esperienza di viaggio, lontano dalle folle.
Un luogo decisamente motivante. Soprattutto per Michele e Francesca, che contano di creare 100 ville entro il 2028, potenziando un modello di business già vincente.
