Le spettacolari Terme De Montel aprono il primo aprile 2025. 16,000 metri quadri esterni più 5.000 indoor, un’estetica aderente ai codici del Liberty -epoca in cui il sito venne originariamente concepito per ospitare scuderie- e 50 milioni di investimento.

Un Pesce d’Aprile, per gli appassionati di ippica, che abdicano a un luogo sacro della Milano Borghese dei primi Novecento: qui, infatti, il banchiere ebreo Giuseppe De Montel, industriale della seta e appassionato di cavalli, costruì il suo paradiso ludico-sportivo nel 1915, allenando campioni come Otello, Orsenigo, Havresac II e correndo con la sua giubba nera impunturata di bianco. Sugli stessi prati, dove oggi sorge lo Stadio, Federico Tesio allenava miti come Ribot e Neraco.
Poi arrivò il fascismo e De Montel, essendo ebreo, dovette vendere tutto e sparire. L’ippica, complice la cessione di gran parte dei terreni a costruttori, lasciò avanzare l’urbanizzazione e le scuderie del dandy De Montel vennero invase dalla vegetazione e sovrastate dal degrado.
Dopo 80 anni di abbandono, nel 96 l’area passò al Comune di Milano; ma l’oblio durò altri dieci anni, finché un assessore al Demanio si rese conto del valore che albergava sotto le frasche davanti allo stadio di San Siro. Poi, avvenne il fatto scatenante, che determinò la destinazione del sito: dalle falde del terreno si mette a zampillare acqua termale. Nel 2007, la sorgente, a quasi 400 metri di profondità, viene ripristinata. Dopo dieci anni il Comune inserisce le ex scuderie De Montel nella prima edizione un bando internazionale, Reinventing cities, il cui scopo è trasformare i siti urbani in stato di degrado.
Questa sarà l’alba dell’impianto termale straordinario che vediamo oggi. Il progetto, coordinato da Studio Marzorati e J+S, è finalmente al lancio dopo quattro anni di lavoro e l’investimento compiuto dal fondo Azimut. Zero emissioni, niente cloro nelle piscine, piantumazione di 3.500 alberi per compensare la CO2 (a cui si aggiungeranno altri 2.500 nuovi alberi nei prossimi anni). Una cornice visiva capace di riportare a Milano lo spirito del Liberty, trasportandoci in un universo spazio temporale parallelo, come fosse un volo nella Belle Époque.
Dalla sauna in pino cembro al food trackind deluxe
Le terme De Montel promettono di essere un’esperienza indimenticabile, anche solo sotto il profilo architettonico strutturale. Un teatro greco sopra la sorgente che scorre 400 metri più giù. 10 piscine termali, compresa quella salatissima che consente di galleggiare senza sforzo. 4 saune, di cui una in pino cembro, legno che armonizza il battito cardiaco (e infatti costituiva le antiche testate dei letti), 16 sale massaggio, ristorante, bistrot, caffetteria, food tracking.
Dietro la realizzazione di questo girone del benessere integrato, ci sono veri professionisti: nella fattispecie il team di bbspa-Group, azienda specializzata in SpA e progetti legati al Wellness, fondata in Italia nel 1993 grazie alla visione congiunta di Gabriella Francia e Régis Boudon-Doris. Gabriella Francia è trainer, manager e direttrice delle SpA più prestigiose a livello nazionale e il suo bagaglio le consente di affinare trattamenti e percorsi sulla base di una conoscenza tecnica e di un aggiornamento continui.

Un piccolo assaggio lo si può avere andando a curiosare nei Bagni Romani dell’Helvetia Bristol a Firenze, accanto a Palazzo Strozzi. Nel corso dei lavori, in questo caso, si erano palesati reperti di epoca romana ed elementi architettonici che hanno guidato l’ispirazione di bbspa-Group: la struttura è densa di luce, leggera grazie al travertino, ma profonda in quanto capace di lasciare intravvedere vestigia del passato, proprio come accade a Milano.
Anche a Firenze, i Bagni Romani del Bristol rappresentano un’astrazione spazio temporale, un luogo protetto dove prendersi cura di sé stessi dimenticando la frenesia ansiogena della città. L’armonia dello stile italiano e del savoir vivre francese si allinea molto bene con la profittabilità delle strutture, tanto che bbspa-Group vanta 43 progetti, oltre 65.000 metri quadri realizzati in 10 paesi.