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LA FORZA DEL COLORE. Roberto Capucci a Villa Pisani

LA FORZA DEL COLORE. Roberto Capucci a Villa Pisani

Di eventi straordinari lato arte e cultura ne abbiamo in Italia, eccome. Ma questa volta Villa Pisani, sull’incantevole Rivera del Brenta, ci catapulta in un mondo sognante di abiti, tessuti e immagini mai esposte prima, grazie all’eclettica mostra  “La forza del colore” che rende omaggio all’estro di Roberto Capucci fino al 2 novembre 2025.

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Tra i più celebri e innovativi stilisti italiani, che ha profondamente influenzato l’evoluzione della moda, Capucci rivive  in un percorso costruito ad hoc tra abiti, disegni, schizzi e fotografie d’epoca.

La bellezza in questa mostra è ovunque: si sente quasi sulla pelle, si assapora con gli occhi mentre ad ogni passo si avanza fra sogno e realtà per un’esperienza sensoriale unica.

Creando un legame tra moda e storia, Villa Pisani diventa palcoscenico di ammalianti creazioni – vere e proprie sculture indossabili – che catturano l’attenzione in modo quasi imprevedibile ma sicuramente suggestivo attraverso un elemento che forse più degli altri ha caratterizzato da sempre le creazioni di Capucci: il colore.

Ogni creazione è concepita come un’opera d’arte tridimensionale, connotata da linee, volumi e strutture complessi che rendono i singoli abiti “sculture viventi” o “sculture in movimento”. Questi capolavori non solo raccontano la maestria e l’ingegno di Capucci ma sono anche veicolo di emozioni.

L’introduzione di questi pezzi unici nelle stanze di Villa Pisani avviene nel segno di un incontro eccezionale: gli ambienti della Villa con la loro carica estetica diventano il contesto ideale per accogliere le creazioni di Capucci, in un incontro perfetto che fonde l’eleganza della moda con la monumentalità degli spazi storici, in una sintesi sorprendente. 

La mostra ha in sé una duplice opportunità. Da un lato, offre la possibilità di immergersi nell’universo creativo di Roberto Capucci, uno dei pionieri della moda contemporanea, e dall’altro è un invito a scoprire e apprezzare la bellezza storica di Villa Pisani sotto nuove prospettive mentre gli ambienti interni vengono in un certo senso riplasmati dalle sculture di Capucci, vere generatrici di spazio e di dinamismo cromatico.

Ogni abito diventa una struttura che si innalza, si espande, si modella, proprio come un edificio che cresce nello spazio, interagendo con le sue linee, la sua luce e i suoi volumi. La presenza degli abiti nelle sale storiche suggerisce una visione di fusione tra il movimento e la staticità, tra il dinamismo della moda e la solidità dell’architettura.

In questo scenario, l’interazione tra capolavori sartoriali e spazi storici apre una riflessione sulla natura della bellezza e sulla sua evoluzione. L’arte di Capucci, che gioca con forme scultoree e geometrie audaci, si fa ponte tra passato e presente, dimostrando che la moda non è solo tendenza, ma una fondamentale for-ma di espressione artistica e culturale.

Punto di partenza di questo dialogo è l’abito da nozze di Capucci ispirato ai colori del Tiepolo; con un corteo di altri quattro pezzi, esso sarà collocato nel cuore del grande Salone da Ballo, sotto lo straordinario cielo affrescato di uno dei maggiori capolavori dell’ariosa e luminosa pittura del XVIII secolo: l’Apoteosi della famiglia Pisani, apice della pittura di soffitto di Giambattista Tiepolo. Su questo abito convergerà un percorso espositivo articolato tra piano terra e piano nobile del complesso museale di Stra.

Le tre sale espositive del piano terreno offriranno tre importanti focus dedicati al colore nel la-voro di Capucci mentre negli anti saloni Sud e Nord del piano nobile – quasi un contrappunto al corteo di abiti del Salone del Tiepolo – una selezione di disegni del maestro e materiale fotografico d’archivio permetterà di gettare uno sguardo sul processo creativo del grande stilista.

La mostra, resa possibile dalla felice collaborazione tra Fondazione Roberto Capucci, Direzione Regionale Musei Nazionali Veneto – Museo Nazionale di Villa Pisani e Suazes, strizza l’occhio alla “Regina delle ville venete”, maestosa ed elegantissima, che ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e imperatori, attualmente museo nazionale in cui si conservano arredi e opere d’arte del Settecento e dell’Ottocento, tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo “Gloria della famiglia Pisani”, affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. “Passo non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meraviglia”, diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco.

E ieri come oggi il parco incanta per le scenografiche viste, le originali architetture, dalla Coffee House all’Esedra, il famoso labirinto di siepi, tra i più importanti d’Europa, senza dimenticare la preziosa raccolta di agrumi nell’Orangerie e di piante e fiori nelle Serre Tropicali, “tutto quello che può ricreare la vista e soddisfare il gusto”, come vantava Almorò Pisani.

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