Artista visiva impegnata nella creazione di progetti interdisciplinari, partecipativi e relazionali che coinvolgono comunità, gruppi e territori specifici, spesso in contesti complessi e difficili, Ilaria Turba arriva al MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro con la mostra I pani del desiderio a cura di Elisabetta Masala.
In essere fino al 2 novembre 2025 questo progetto artistico partecipato che prende forma da un gesto semplice e universale come modellare il pane “segna la fase conclusiva di un lungo viaggio tra territori, comunità e desideri. Dopo anni di incontri e scambi, l’artista restituisce al pubblico il senso profondo di un’esperienza collettiva e trasformativa.
Il progetto prende avvio nel 2018 nei quartieri nord di Marsiglia, dove, come artista associata al teatro nazionale LE ZEF, Ilaria Turba attiva una serie di laboratori con la comunità locale. In questo contesto nascono oltre cento pani-scultura: forme uniche, realizzate collettivamente e ispirate ai desideri di chi partecipa”. (Elisabetta Masala)
Un gesto di antica memoria ma dal valore antico universale (impastare e modellare il pane) diventa così materia di arte e di relazione facendo in modo che a prendere forma non siano solo farina, acqua e lievito ma anche e soprattutto sogni collettivi e aspirazioni condivise attraverso un atto creativo in cui trovano spazio ascolto ed empatia.
A partire dal 2022, I pani del desiderio si è trasformato progressivamente sino a diventare un vero e proprio viaggio attraverso l’Italia con partenza da Marsiglia: ogni tappa ha coinvolto musei, festival, associazioni locali e abitanti, da Milano a Fontecchio, da Firenze a Castiglione delle Stiviere, incluso il villaggio in pietra medievale di Ghesc nel Piemonte. Ogni luogo è diventato cuore pulsante di dialogo e contatto profondo con le diverse comunità. Ogni tappa ha alimentato inattesi slanci creativi e l’ultima tappa italiana del progetto itinerante quale è stata?
Ha chiuso il cerchio Villaurbana, in provincia di Oristano, nell’ambito del programma della Fondazione di Sardegna AR/S – Arte Condivisa perché è in questa terra profondamente legata alla tradizione del pane rituale, che il progetto di Ilaria Turba ha trovato il suo pieno compimento simbolico: un ritorno alla materia, alla memoria, ai gesti che uniscono, al Mediteranneo e alle sue tradizioni culturali.
Durante un rito collettivo di festa nel bosco di S’Arangiu Aresti, l’artista ha condiviso le storie legate a ciascuno degli oltre cento pani raccolti lungo il viaggio, prima che venissero affidati al fuoco in un gesto simbolico di trasformazione dove la metamorfosi ha rappresentato una sorta di salvifica rinascita. Infatti, le polveri dei pani carbonizzati sono state utilizzate in una serie di stendardi in cui l’artista ha riscritto i desideri raccolti a Marsiglia: tra questi “le désir d’avoir le monde a ma table”, il desiderio di avere il mondo alla mia tavola.
Come sostiene l’artista nel video in mostra, “le forme che spariscono rimangono nel ricordo, nelle tracce, nei racconti che ancora si possono tramandare. Non sono scomparse, sono solo ritornate alla loro essenza, che è la stessa dei desideri da cui tutto ha avuto inizio”.
Le opere selezionate – alcune delle quali inedite – e definitivamente esposte nella città di Nuoro hanno trasformato il MAN in un museo pulsante di vita, relazioni e scambi fra persone sotto l’occhio vigile di un’Arte che non conosce confini.
Il lavoro di Ilaria Turba si distingue ancora una volta per coerenza, estetica e sensibilità, oltre a tradursi in creazioni, installazioni e performance radicate nello scambio diretto con le persone.
Ilaria Turba, orgoglio italiano, ha vinto numerosi premi tra cui la nona edizione dell’Italian Council nel 2020 e i suoi progetti sono stati esposti un po’ ovunque nel mondo, dal Centre Pompidou di Parigi al Brooklyn Children’s Museum NYC al Museo della Triennale di Milano. Nuoro conclude un viaggio ma spalanca il sipario su nuove strade da percorrere chissà dove nel mondo…




