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Mostra del Cinema di Venezia: storia della kermesse

Mostra del Cinema di Venezia: storia della kermesse

Giunta alla 81esima edizione, è uno degli eventi più attesi dell’anno

Dal 28 agosto al 7 settembre Venezia ospiterà la 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale e diretta da Alberto Barbera. Una kermesse, dicevamo che compie 81 anni.

Rivediamo insieme quella che è stata la storia di uno eventi sempre più attesi.

Le origini del festival

Il Festival del Cinema di Venezia, noto come Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è uno degli eventi cinematografici più prestigiosi e antichi del mondo. La sua storia ha radici profonde, che risalgono agli anni ’30 del Novecento, e rappresenta un punto di riferimento per cineasti, attori e appassionati di cinema di tutto il mondo.

La prima edizione del Festival di Venezia si tenne nel 1932, su iniziativa del conte Giuseppe Volpi di Misurata, presidente della Biennale di Venezia, di Antonio Maraini, segretario generale, e di Luciano De Feo, che fu il direttore della prima edizione. La Mostra nacque come parte integrante della Biennale di Venezia, che già si occupava di arti figurative. L’intenzione era quella di creare un evento che celebrasse l’arte cinematografica, allora in piena espansione, in un contesto culturale di grande prestigio.

La prima proiezione del festival fu “Il dottor Jekyll” di Rouben Mamoulian, presentato la sera del 6 agosto 1932. Nonostante la sua nascita in un periodo di crisi economica globale e di tensioni politiche, il festival riscosse subito un grande successo di pubblico e di critica, divenendo un appuntamento imperdibile per la settima arte.

Gli Anni '30 e '40: Tra successo e propaganda

Negli anni successivi, il Festival di Venezia consolidò il suo prestigio internazionale, attirando grandi registi e attori da tutto il mondo. Tuttavia, durante gli anni del fascismo, la Mostra non fu immune alle pressioni politiche del regime. Negli anni ’30, la Mostra si trasformò gradualmente in un palcoscenico per la propaganda fascista. I film italiani e tedeschi godevano di un trattamento di favore, e la politica del regime influenzava la scelta dei vincitori.

Nonostante questo, il festival rimase un evento culturale di rilievo, con la partecipazione di importanti cineasti internazionali. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il festival subì un’interruzione, e le edizioni degli anni 1940-1942 si tennero in tono minore, senza la partecipazione delle principali potenze cinematografiche. Dopo la guerra, il festival riprese nel 1946, segnando un nuovo inizio e riaffermando il suo ruolo centrale nel panorama cinematografico internazionale.

Gli Anni '50 e '60: il rilancio e la consacrazione

Nel dopoguerra, il Festival di Venezia contribuì al rilancio del cinema italiano e internazionale. Negli anni ’50, la Mostra ospitò la proiezione di capolavori come “La strada” di Federico Fellini e “Rashomon” di Akira Kurosawa, che vinsero rispettivamente il Leone d’Oro nel 1954 e nel 1951. In questo periodo, il festival divenne un trampolino di lancio per molti registi e attori destinati a diventare icone del cinema mondiale.

Gli anni ’60 furono caratterizzati da un crescente interesse per il cinema d’autore e sperimentale. Il festival divenne un luogo di confronto tra diverse tendenze cinematografiche e un laboratorio per nuovi linguaggi espressivi.

Dalla crisi al rinnovamento

Dopo un periodo di crisi negli anni ’70 e ’80, con critiche legate all’eccessiva politicizzazione e a scelte di programmazione poco convincenti, il festival subì un profondo rinnovamento negli anni ’90. Sotto la guida di nuovi direttori artistici, la Mostra ritrovò il suo prestigio, aprendo le porte a un cinema più internazionale e diversificato.

Il Festival oggi

Oggi, il Festival del Cinema di Venezia continua a essere un appuntamento irrinunciabile per il mondo del cinema. Il Leone d’Oro, il premio più prestigioso della manifestazione, è ambito da registi di ogni parte del globo. La Mostra non è solo una celebrazione del cinema, ma anche un luogo di riflessione sulle tendenze e le evoluzioni dell’arte cinematografica, confermandosi come uno degli eventi più significativi nel panorama culturale internazionale.

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