Isola-vedetta del Mediterraneo orientale, Stromboli veglia sulle Eolie con una calma quasi serafica interrotta solo dal borbottio dell’omonimo vulcano che con la sua Sciara del Fuoco attira immancabilmente da Giugno ad Agosto flussi incessanti di turisti curiosi.
Quest’anno dal 10 al 13 luglio l’isola accoglie la prima edizione di VULCANA rassegna multidisciplinare e diffusa nata da un’idea di Manuela Morandi, già promotrice del Premio Stromboli, e curata da Luca Lo Pinto che per l’occasione ha invitato 21 artisti a raccontare le atmosfere dell’isola dopo un breve periodo di residenza.
L’ambizioso progetto vede anche la collaborazione di due importanti istituzioni culturali che lavorano sull’isola da anni: la Nicoletta Fiorucci Foundation e la residenza d’artista TAGLI, organizzata da Alvise e Ilaria Baia Curioni che dal 2021 sostengono e promuovono il lavoro di artisti, musicisti e perfomer offrendo un periodo (dalle due alle tre settimane) di permanenza a Stromboli.
Tra luoghi pubblici e privati il festival si prepara ad accogliere le opere e gli interventi di una ventina di artisti in dialogo con l’ambiente e la storia locale. Dall’anfiteatro costruito negli Anni Ottanta con vista su Strombolicchio sino alla Canonica della Chiesa di San Bartolo passando per Casa Carrubo, un tempo abitata dall’artista Giovanni Anselmo, verranno presentati una serie di interventi site-specific che includono performance, progetti di videoarte, installazioni, mostre a cielo aperto e concerti.
Tra i protagonisti di questa ambiziosa kermesse made in Stromboli figura addirittura Tony Cokes, pioniere americano dell’intersezione tra suono, parola e immagine in movimento, accanto a Hanne Lippard, artista tedesca che lavora sulla performatività del linguaggio. In un clima cosi internazionale non mancano tuttavia voci brillanti del panorama italiano come il compositore napoletano Renato Grieco. La multimedialità e la sperimentazione si intrecciano a creare mirabili momenti artistici anche nei lavori di Beatrice Gibson & Nick Gordon, Pauline Curnier-Jardin, John Menick, incluso il duo VEGA, formato da Francesca Pionati e Tommaso Arnaldi, senza dimenticare Clara Hastrup, Valerie Giampietro e altri ancora.
Cullata da storie millenarie di popoli antichi, Stromboli accoglierà i lavori potenti di artisti provenienti da tutto il mondo, come nel caso dell’installazione Museum for Preventive Imagination di Vipra Sativa, realizzata attraverso un calibrato mix di formazioni ibride, paesaggi sonori ed emotivi che ridefiniscono il modo di abitare e concepire lo spazio, trasformandolo in un organismo sensibile e reattivo, proprio come l’isola. Più onirico, quasi fluttuante in una dimensione che oscilla tra sogno e realtà, il paesaggio mentale Io da sogno – Deformazione di un paesaggio da sogno (2023), di Michele Ferrari che propone una cornice di legno a delimitare uno spazio indefinito, quasi evanescente al pari dei vapori che emergono dal suolo di Stromboli come fossero suoi respiri.
A Jonathan Monk, britannico classe 1969, l’arduo “compito” con il suo dittico fotografico The Same Event Seen From Two Different Angles (2025) di richiamare l’attenzione sul concetto di spazio-tempo attraverso due fotografie vintage, stampate su tessuto ed esposte in un giardino dell’isola, che ritraggono un uomo a sua volta seduto in uno spazio verde all’aperto mentre si creano giochi di sovrapposizioni visive e di slittamenti spazio temporali.
Crocevia di festival tra i più diversi e rassegne cinematografiche, incontri letterari e laboratori teatrali, workshop di poesia e mostre d’arte contemporanea dall’anima internazionale, Stromboli sta vivendo da tempo una sorta di seconda giovinezza, una rinascita che ben si concilia con lo spirito effervescente di VULCANA che “segue idealmente le tracce dell’eredità intellettuale dell’isola di Stromboli, coinvolgendo esponenti della scena culturale contemporanea italiana e internazionale per dare vita a un progetto trasversale e interdisciplinare”, spiegano Morandi e Lo Pinto.



