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Bandiere Blu: i riconoscimenti 2024 alle località più sostenibili

Bandiere Blu: i riconoscimenti 2024 alle località più sostenibili

La Liguria continua il suo primo posto, insieme a Puglia, Campania e Calabria: la sostenibilità è la chiave del turismo del futuro

Al primo posto c’è (come sempre) la Liguria. Medaglia d’argento per la Puglia, seguita dalla Campania e dalla Calabria a pari merito. Ma a vincere, si può dire, è l’Italia: quest’anno sono 236 le località costiere riconosciute Bandiere Blu 2024 e 485 le spiagge con un mare eccellente. Numeri che parlano chiaro: il turismo legato al mare, in Italia, è sempre uno dei più forti al mondo; complice, appunto, la qualità dell’offerta. Non solo mare, però: quello della Bandiera Blu è una certificazione che viene data anche ai laghi, altra meta turistica molto apprezzata soprattutto dai viaggiatori stranieri.

Bandiera Blu: i criteri di assegnazione

La “Bandiera Blu” è un riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education, organizzazione non governativa che promuove e diffonde le buone pratiche ambientali. Ogni anno la Fondazione assegna a 49 paesi le Bandiere, a quelle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto; tra i rigorosi criteri di cui si tiene conto ci sono la pulizia delle spiagge, la qualità delle acque di balneazione, i servizi offerti e e gli approdi turistici.

La Bandiera viene assegnata alle località le cui acque sono risultate eccellenti per quattro anni consecutivi sulla base delle analisi dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Tra i parametri presi in considerazione sono inseriti anche la gestione dei rifiuti e la mobilità sostenibile, ma anche accessibilità e inclusività. 

I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente, così che le amministrazioni locali partecipanti siano motivate a impegnarsi per migliorare sempre di più le località che rappresentano.

Le regioni e le località italiane premiate nel 2024

Il maggior numero di Bandiere è stato dato – anche quest’anno – alla Liguria, alla quale si confermano 34 località: tra queste troviamo Recco (una new entry), Lavagna, Sestri Levante, Diano Marina, Sanremo, Lerici, Finale Ligure, Varazze, Loano e altre.

La Puglia sale a 24 Bandiere grazie a 3 nuove certificazioni, mentre Campania e Calabria ottengono 20 riconoscimenti ciascuna. Subito dopo troviamo le Marche, con 19 Bandiere, e la Toscana con 18. Stessa posizione per Sardegna e Abruzzo, con 15 Bandiere; poco dopo la Sicilia, che se ne accaparra 14. A 12 troviamo il Trentino Alto Adige, a 10 il Lazio; l’Emilia Romagna viene premiata con 9 bandiere, tanto quanto il Veneto. Alla Basilicata ne vengono riconosciute 5, così come al Piemonte. La Lombardia conferma i suoi 3 Comuni, mentre al Friuli Venezia Giulia e al Molise ne sono confermati 2.

Questione di sostenibilità

Ogni anno, all’assegnazione delle Bandiere Blu, scoppia qualche polemica. Dovuta, forse, a una scarsa informazione su quali siano i criteri con cui si assegna il noto riconoscimento; non si tratta, infatti, della “spiaggia più bella”: va da sé, innanzitutto, che la bellezza è un concetto soggettivo e, pertanto, non potrebbe essere un parametro corretto.

La Bandiera Blu indica il rispetto per l’ambiente che ospita le spiagge o la località in questione. È un gagliardetto consegnato per il rispetto degli standard di qualità per le acque e le infrastrutture circostanti e si tratta di un “premio” che il luogo deve essere in grado di mantenere, guadagnandoselo ogni anno. Per questo 2024, ad esempio, sono stati quattro i Comuni non riconfermati: Ameglia e Taggia in Liguria, Margherita di Savoia in Puglia e Marciana Marina in Toscana. Tra le novità, invece, Taormina (in Sicilia).

Viaggiatori sempre più sostenibili

Precisando, in premessa, che la consegna della Bandiera Blu è a titolo gratuito, vi è comunque un business collaterale intorno all’argomento: il riconoscimento, infatti, è sicuramente un punto a favore delle località che lo ottengono per attirare maggiormente i turisti. Non solo, come dicevamo, per una qualche “garanzia di bellezza” del posto, ma per la conferma di essere un luogo che ha fatto della sostenibilità un valore: sono sempre di più, infatti, le persone (in Italia e nel mondo) che si approcciano a un vivere sostenibile e che, per tanto, scelgono anche le loro vacanze in base a questo stile di vita.

Il business del “turismo sostenibile” è in costante ascesa e vale miliardi di euro l’anno: secondo una recente ricerca di booking.com, la Generazione Z è quella già attenta alla salute del pianeta, seguita dai Millennials. Si tratta di due generazioni che fanno le loro scelte di vita anche sulla base del rispetto per l’ambiente ed essendo, queste, le generazioni del futuro è chiaro che l’andamento per i prossimi anni è quello di garantire, da parte delle amministrazioni locali, un servizio sempre più rispettoso dei parametri della sostenibilità. Oltre il 54 per cento dei giovani viaggiatori, infatti, riconosce che l’impatto ambientale è un fattore importante da tenere in considerazione per l’organizzazione di un viaggio. 

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