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La saudade del Fado incontra il fascino segreto di Lisbona

La saudade del Fado incontra il fascino segreto di Lisbona

Un viaggio a Lisbona – in qualunque momento lo si faccia e chiunque si abbia al fianco, carichi di felicità o piegati dal peso di tristezze che a volte si smussano cambiando latitudine geografica – non può prescindere da itinerari sulle orme del Fado in un crescendo di  musica, tradizione, storia ed emozioni per avvicinarsi al più autentico e segreto fascino della capitale portoghese.

Prima di partire però fermatevi a riflettere. Pensate alla vita. Quella dei sentimenti che portano dolore. Delle pene del cuore e della nostalgia per chi non tornerà più a noi. La vita. Quella degli incontri per caso. Degli appuntamenti mancati e delle conquiste che il tempo rivela essere effimere. La vita che si spacca sotto il peso dei ricordi eppure poi si rialza e … va. Tutto questo (ma attenzione, non solo) è Fado.

Lisbona nella sua essenza di città magica e avvolgente. Colorata e densa di felicità ma anche striata di malinconia. E in questo viaggio il perno è il Fado. Quasi un mistero nelle sue reali origini. Non una data certa nella storia. Non un repertorio fisso ma piuttosto un’onda anomala di saudade e voci profonde intrise di nostalgia che si lasciano risalire alla metà del XIX secolo, in un’epoca segnata dalla trasgressione negli ambienti frequentati da chi stava ai margini della società.

Ed è a quel tempo che prese forma la narrazione più famosa della storia del fado, quella della relazione tra il Conte di Vimioso e la cantante Maria Severa Onofriana (1820-1846), entrambi protagonisti a posteriori di un celebre romanzo (A Severa, 1901), ancora oggi ripreso e riadattato in varie forme.

Si dice che il fado provenga dal profondo dell’anima portoghese ed  è proprio nel cuore pulsante di Lisbona, principalmente nel Bairro Alto, che a partire dagli anni Trenta nascono e proliferano le “Casas de Fado” anche se per arrivare ad una consacrazione di questo particolarissimo genere bisognerà attendere gli Anni Cinquanta con l’immensa Amália Rodrigues fino al punto di svolta nel 2011 anno in cui il fado stesso assurge a simbolo identitario della capitale e del Paese, venendo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Per immergersi in questo mondo struggente non c’è niente di meglio che fare visita al Museo del Fado, nel quartiere storico dell’Alfama e poi spingersi a Madragoa dove si trova la casa – oggi trasformata in museo – in cui visse la grande Amália, morta nel 1999. Questo è l’ultimo tributo alla più carismatica delle fadistas, a cui si deve l’immagine caratteristica della cantante di fado: il classico abito nero ornato da uno scialle.

Un altro ‘modo’ per scoprire Lisbona sulle orme del Fado è optare per alcuni itinerari che possono essere intrecciati o scelti in esclusiva se non si ha il tempo di fare tutto.

Maria da Mouraria, culla multiculturale del fado

Quartiere storico e autentico, dove tradizione e vita quotidiana si intrecciano tra vicoli, memorie e musica, Mouraria unisce tradizione e multiculturalismo nel pieno centro della Capitale. Situata tra Martim Moniz e il Castello di São Jorge, quest’area storica compete con Alfama per il titolo di luogo di nascita del fado, essendo stata la residenza di Maria Severa, la prima cantante conosciuta di fado portoghese.

Le strade di Mouraria profumano di antiche storie e ricordi, qui si fondono musica e quotidianità, preservando lo spirito autentico di uno dei quartieri più emblematici della città. C’è un locale intimo e accogliente, nell’ex residenza di Maria Severa, che vale il viaggio. Lo spazio, restaurato dall’architetto José Adrião, mantiene l’architettura originale creando un’atmosfera raccolta e piena di fascino.

Sotto la direzione del fadista Hélder Moutinho, vengono proposti spettacoli dal vivo dal mercoledì alla domenica con artisti di fama, e mentre il fado culla sulle sue note si possono anche gustare assaggi della cucina portoghese. Il palato ringrazierà di sicuro.

Casa-Museo Amália Rodrigues, a casa della Regina

Un luogo intimo per entrare nella vita della Regina del Fado, Amália Rodrigues, attraverso i suoi oggetti personali e i suoi ricordi è la sua Casa-Museo in Rua de São Bento 193, inaugurata nel 2001 secondo il desiderio dell’artista di aprire al pubblico la propria dimora.

Qui si possono scoprire abiti, gioielli di scena, premi e oggetti personali della cantante, in un percorso che ricrea la sua vita quotidiana e il legame profondo con il fado. Il museo, ospitato in un edificio pre-pombalino, comprende anche un giardino dove Amália amava passeggiare. Aperto dal martedì alla domenica (10:00-18:00), ospita sessioni di fado nel giardino il sabato. Come non partecipare?

Ah, Amália, tra passato e futuro

Si tratta di un percorso multimediale e sensoriale che celebra la vita e l’eredità artistica di Amália Rodrigues. Situata a Marvila, quartiere in grande espansione che era un’ex area industriale,  “Ah Amália – Living Experience” occupa 700 m² con otto sale tematiche che uniscono tecnologia e storytelling. L’esperienza guida i visitatori attraverso installazioni interattive, ologrammi, proiezioni a 360° e realtà virtuale, accompagnati dalla voce stessa dell’artista. Un viaggio tra i suoi palcoscenici internazionali e il suo mondo interiore, aperto tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00, adatto a tutte le età e disponibile in portoghese e inglese. Imperdibile a detta di molti.

Un viaggio tra musica, emozioni e memoria

​​Dal labirinto di vicoli di Mouraria, culla della tradizione, ai palcoscenici intimi di Maria da Mouraria, fino alle esperienze immersive di Amália Rodrigues, Lisbona offre un percorso unico tra musica, emozione e memoria. Ogni nota di fado racconta storie di vita vissuta negli angoli della città, invitando a vivere non solo i luoghi, ma anche le anime di un tempo che fu e di un presente che accoglie nella sua grandezza sorpresa, scoperta e bellezza infinita.

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