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Riappropriarsi del tempo e di se stessi. A Merano si può!

Riappropriarsi del tempo e di se stessi. A Merano si può!

Ci sono luoghi in cui si arriva. E altri in cui – quasi inspiegabilmente – si ritorna. Pur essendo la prima volta.

Merano è una città in cui questo ‘fenomeno’ accade per  accompagnare con continuo stupore durante l’intero soggiorno: poco importa, poi, che si tratti di una manciata di giorni o nella migliore delle ipotesi… di settimane.

Arrivare qui, dove il Passirio assiste placido con le sue acque allo scorrere del tempo, e’ infatti un “ritornare a se stessi”, un riappropriarsi di ritmi dimenticati e un ritrovare momenti di assoluta pace su cui in molti oggi speriamo tanto pur scommettendoci poco.

Elegante capoluogo della Comunità comprensoriale del Burgraviato, circondato da montagne svettanti e incastonato tra la Val Venosta, la Val Passiria e la Val d’Adige, Merano e’ una fusione perfetta di tradizione e modernità, un tripudio di natura, arte e cultura. È un intreccio continuo di paesaggi spettacolari che quasi confondono i sensi per la loro bellezza impattante.

Tra eccellente cucina – da provare le ricercate proposte di Taste Academy – e innumerevoli possibilità per lo sport e il tempo libero, senza dimenticare la vocazione al benessere della città, che trova la sua massima espressione nelle storiche Terme Merano,  si cammina ovunque come bambini sognanti alla continua scoperta di scorci improvvisi, botteghe dal sapore retrò, librerie che come nel caso della luminosa Athesia accolgono fin dai primi passi in veri e propri paradisi di cartoline, carte incredibili, oggetti in legno, libri capaci di regalare emozioni a qualsiasi età,  e ancora aiuole fiorite e coloratissime, superbe gelaterie perfette per lasciarsi andare a dolci pause vista Passirio come nel caso della deliziosa Gelateria Costantin e alberghi dal fascino ammaliante come l’Hotel Therme Merano, lo storico Hotel Aurora e l’eclettico Boutique&Design Hotel Imperial Art.

La città è punteggiata da antiche memorie e percorsi tematici fra cui il piu famoso è senza dubbio il Sentiero di Sissi, dedicato all’imperatrice Elisabetta d’Austria, che collega i fiabeschi Giardini di Castel Trauttmansdorff con il centro città. 

Il piacere di rallentare regna sovrano un po’ ovunque e colpisce al cuore non solo per il calore e la disponibilità dei suoi abitanti ma anche per lo scenario tutt’intorno con i boschi che fanno da corona a imponenti castelli e manieri ricreando atmosfere di un glorioso passato. 

Non sono da meno le pasticcerie dai dolci ammiccanti a cui è quasi impossibile resistere, i maestosi Palazzi storici come il neoclassico Kurhaus, risalente al 1874, le strepitose costruzioni come la Wandelhalle in stile Liberty, sovvenzionata dal medico Franz Tappeiner nel 1889 lungo la passeggiata d’Inverno o il Parco Elisabetta che fa parte della passeggiata d’Estate – un percorso ombroso molto apprezzato nei giorni caldi, e dove a partire dal 1860 iniziarono i lavori per la messa a dimora di possenti cedri, pini e tigli.

Particolarissimi anche i musei tra cui merita sicuramente una visita il Museo delle Donne, vivace luogo d’incontro culturale progettato da donne per rendere visibili i saperi, le esperienze e le auto-rappresentazioni femminili. Arte e cultura contemporanea si danno invece appuntamento nello spazio espositivo Kunst Meran Merano Arte che con i suoi 500mq di strepitose scelte architettoniche e’ la punta di diamante della città oltre ad essere la firma d’eccezione del percorso espositivo en plein air “Figure Umane” che rende omaggio a personalità eminenti legate alla città di Merano, attraverso originali mezzi busti scultorei collocati sulla Passeggiata Lungo Passirio.

La città, del resto, è stata meta di soggiorni di grandi personalità tra cui Ezra Pound, Kandinskij, Richard Strauss, Rainer Maria Rilke…solo per citarne alcuni in un elenco che parla di storia e cultura ma anche di amore per una città che ammalia.

Qui persino i luoghi di culto, incluse le chiese, testimoniano dell’importante e vivace ruolo della città non solo quale punto d’incontro e pacifica convivenza di religioni ma anche quale centro termale prediletto dall’esigente aristocrazia del XIX secolo, periodo a cui risalgono la sinagoga, le chiese cattoliche, evangelica e ortodossa. Da molti anni, inoltre, Merano ospita un centro buddista e un luogo di preghiera islamico: su tutto domina il Duomo, dedicato a San Nicolò, con la sua essenza gotica che avvolge in spazi interni densi di fascino.

FRIDA PARMEGGIANI: SILENZIOSA PRESENZA

Tra gli artisti che risiedono a Merano in silenziosa ma potente presenza c’è una donna minuta, dalla figura esile e dalle creazioni eteree di importanza mondiale: Frida Parmeggiani.

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FRIDA PARMEGGIANI

Nei tre decenni dal 1978 al 2008 è stata la costumista più ricercata e apprezzata d’Europa, capace di ammaliare con i suoi lavori registi leggendari del calibro di Fassbinder, Beckett e Heller. Suo lo straordinario allestimento del Lohengrin di Wagner per i Bayreuther Festspielen, nel 1979 e sue, in collaborazione questa volta con una divinità del teatro sperimentale americano ovvero Bob Wilson, le numerose e memorabili produzioni ospitate nel corso degli anni ad Amburgo, Zurigo, Berlino, Salisburgo, Parigi, Madrid e New York. La Parmeggiani ha stabilito nuovi standard in termini di costumi e luci, nella storia internazionale tanto del  teatro quanto dell’opera.

Le sue “Creature tessili“, come le ha definite Elfriede Jelinek, sono date da un prezioso mix di tessuti pregiati, elementi metallici ed elementi colti dalla natura, in una ricerca continua che parla un linguaggio formale minimo, sebbene di altissimo valore estetico e di profondo significato autobiografico.

Oggi Frida Parmeggiani vive a lavora a Merano, in una casa-studio inondata dalla luce di ampie finestre a tutta parete mentre ambienti rarefatti e bianchissimi accolgono giorno dopo giorno le nuove creazioni di questa instancabile artista al momento concentrata su minuziosi lavori realizzati con foglie e rami da lei stessa raccolti nei boschi e che saranno presto oggetto della sua nuova mostra al momentaneo in fase di definizione.

CAMERE DESIGN, MOSTRE E SERATE A TEMA DALL’HOTEL AURORA ALL’HOTEL IMPERIAL ART

Forte di tradizioni culturali ben radicate nel territorio, dalla musica alla stessa arte, Merano è – fra le tante cose – città in cui è possibile soggiornare in Art Hotel pronti a stupire con mostre, eventi e scenografici allestimenti in camere dove ogni particolare è orientato a un piacevole e rilassante design contemporaneo. E questo il caso dello storico Hotel Aurora e del Boutique & Design Hotel Imperial Art.

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HOTEL AURORA

Struttura a conduzione familiare e unico albergo quattro stelle direttamente sulla Passeggiata lungo Passirio, proprio di fronte alle Terme di Merano, l’Hotel Aurora è un mondo da vivere. Qui ogni dettaglio, ogni elemento è improntato alla spettacolarità: dalle suite design alla cucina creativa e leggera del Ristorante Artè sino agli eventi pensati con grande passione sia per gli ospiti dell’hotel sia per i cittadini e i viaggiatori curiosi di passaggio. Tappa obbligata il Caffè & Bistrot Fino per gustare entusiasmanti combinazioni che fondono i sapori altoatesini con i piatti più particolari di ispirazione internazionale.

All’Hotel Aurora, dove i giorni scorrono all’insegna di un grande calore familiare e di una gentilezza che quasi commuove, anche la colazione diventa un momento tutto per sé, un’esperienza calma e piacevole grazie alle delizie preparate con  prodotti locali e regionali accuratamente selezionati.

A rimarcare l’anima artistica dell’Hotel Aurora ci pensano internamente la frizzante Spirit Suite, con il suo design futurista ideato dal pluripremiato architetto Simone Micheli (vincitore fra l’altro del prestigioso Interior Design Award di Los Angeles), e la raffinata Vintage Suite corredata di un intimo terrazzo privato, per 45mq di pura eleganza.

Tra i numerosi progetti  che portano la firma dell’Hotel Aurora merita una menzione speciale Carte Blanche, nuova piattaforma per l’arte che contribuisce allo scambio di idee fra artisti locali e internazionali, abitanti di Merano e ospiti, attraverso mostre, incontri virtuali o direttamente in hotel tra cene, momenti musicali o veri e propri concerti, esposizioni personali e collettive, contribuendo così all’interazione tra design artistico e architettura della struttura stessa, ricca di tesori d’arte ovunque si volga lo sguardo.

Carte Blanche, a cura di Eva von Ingram Harpf, prevede che durante l’anno vengano allestite circa 3 mostre d’arte: di volta in volta viene richiesto all’artista di creare opere site specific per l’hotel, che saranno esposte in modo permanente, contribuendo alla sua trasformazione progressiva in galleria d’arte sui generis con collezioni sempre piu ampie. E il prossimo evento è già ai blocchi di partenza, il 12 giugno 2025, con l’artista altoatesina Mirijam Heiler e la sua pittura minimalista dai toni chiari e trasparenti.

Altra struttura altro concept con il Boutique & Design Hotel Imperial Art: atmosfere eclettiche, colori che si rincorrono dalla piccola e deliziosa reception sino ai restanti ambienti, scelta ben precisa di non avere un ristorante interno per essere in tutto e per tutto un “cozy address” destinato a relax e riposo, possibilità per gli ospiti di entrare gratuitamente al centro Kunst Meran e alle Terme con un Vip Pass, e ancora 12 camere a disposizione, ciascuna caratterizzata da uno stile ben preciso ma tutte progettate da artisti meranesi.

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HOTEL IMPERIAL ART

A colori o total white, in legno o alluminio. Alcune con vasca idromassaggio sul tetto, altre con balcone o terrazzo. Cosa volere di piu da questo che è il più piccolo albergo del centro storico di Merano?

Alfred Strohmer, albergatore amante dell’arte e proprietario dell’hotel, ha cercato di rendere il soggiorno in struttura davvero a prova di ricordo e … ci è riuscito! L’atmosfera accogliente, unita all’incantevole stravaganza delle camere, fa sì che gli ospiti si sentano subito a casa.

La Penthouse Thermae di Elisabeth Holzl – colori pastello, mobili insieme retrò e moderni e idromassaggio ad effetto posizionato sulla terrazza – offre una dimensione di pace totale e sempre della stessa artista sono anche la Bristol Room che rende omaggio alla memoria storica del Grand Hotel Bristol riproponendone lo stile sontuoso e le tende in velluto verde, l’Imperial che si rifa’ all’ex bar imperial, un tempo luogo di incontro per gli amanti dell’arte, della cultura e del gossip, Oleander caratterizzata da una successione ritmica di colori tra il verde e il ruggine che rievocano la natura e il suo passaggio dalla Primavera all’Autunno.

Dimitri, stilista molto famoso e apprezzato in Alto Adige, ha invece realizzato la stanza più nuova dell’hotel, che porta il suo nome e risale al 2020. Qui tutto è un omaggio alla figura femminile, dagli arredi leggeri ai colori tenui sino alle combinazioni di design e alle scelte architettoniche per creare piccoli angoli in cui truccarsi e vestirsi.

Altrettanto strepitoso il Paradise Loft di Ulrich Egger, con pavimento in legno bianco e mobili chiari che danno come l’idea di galleggiare su una nuvola. Mondi incantati sono altre due stanze, frutto del genio di Marcello Jori: White Crystalf, concepita come una sorta di grotta bianca avvolgente tempestata di cristalli e Galaxy, dove ritornano i cristalli questa volta dipinti sul soffitto, per trasportare subito con i loro giochi di forme e luci in un’altra dimensione fatta di sogni e assenza di gravità tra galassie e spazi lontano che sanno di amore e leggerezza.

Altrettanto particolari e improntate a una cifra stilistica molto contemporanea in termini sia di arredi sia di scelte cromatiche anche le stanze  Aluminium , Mediterranea, Gold Crystal e Iron, quest’ultima sempre realizzata da Ulrich Egger che qui ripropone geometrie di volumi dati dall’uso sapiente del ferro. 

Non c’è, insomma, che l’imbarazzo della scelta ma una cosa è sicura. A Merano si lascia, ogni volta, un pezzetto di cuore. Genau!

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