Molti luoghi nel mondo sono avvolti dalla magia di leggende lontane, tra eroi gloriosi e ardui viaggi condotti alla volta di terre sconosciute. L’Italia certo non è da meno e ovunque ci si fermi ad ascoltare il passato riecheggiano rumori di mondi sovrapposti: divinità di un popolatissimo Olimpo greco, eserciti, dominazioni, cavalieri indomiti, re senza scrupoli ed eroine pronte a tutto.
Un po’ come accade nel caso di Tropea – ‘un posto al sole’ nel cuore della Calabria, in provincia di Vibo Valentia – il cui fondatore coinciderebbe secondo antichi racconti con la figura del temerario e possente Ercole fermatosi lungo le coste del Sud Italia per riposarsi durante la spedizione con gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro.
Da li in avanti Bizantini, pirati arabi, Romani, Normanni e Aragonesi hanno segnato la storia e il volto di questo luogo che racchiude un intricato dedalo di viuzze, piazzette e larghi in cui perdersi piacevolmente tra botteghe artigiane, colorati e ammiccanti souvenir, gelaterie, ristoranti tipici e gradevoli bar all’aperto, in un mood rigorosamente slow.
La bellezza di questa città volteggia silenziosa in una danza di note barocche e bizantine fra eleganti palazzi nobiliari del XVIII e del XIX secolo, antichi balconi ricoperti di fiori, improvvise macchie fucsia di buganvillea che si alternano alle acque turchesi del mare circostante e una mirabile cattedrale normanna edificata nel 1100 e dedicata alla patrona, Maria Santissima di Romania, tra i luoghi di culto più affascinanti della Calabria.
Dalla balconata di Largo Migliarese, accucciati sotto la luce morbida del tramonto, si potrà godere di una vista mare a dir poco stupefacente cosi come vale la salita il Santuario di Santa Maria dell’Isola, posto su un piccolo promontorio che galleggia sul mare dominando l’intero paesaggio. Splendidi anche i “portali” dei palazzi, che rappresentavano le famiglie nobiliari e alcuni dei quali conservano ancora grosse cisterne scavate nella roccia, un tempo utilizzate a mo’ di granai.
Com’è facile intuire, Tropea viene presa letteralmente d’assalto durante la lunga stagione estiva che in questa parte del Bel Paese riserva temperature piacevoli da Aprile a Settembre inoltrato. La spiaggia della Rotonda, inserita tra le “50 spiagge più belle d’Europa” è una destinazione imprescindibile ma in realtà non c’è che l’imbarazzo della scelta tra spiagge di sabbia bianchissima, libere o attrezzate, scogliere rocciose, grotte che si susseguono senza sosta (Grotta degli Innamorati, Grotta delle Sirene, Grotta del Palombaro, …) cascate, baie e calette nascoste dove lasciarsi andare a lunghe pause rilassanti in totale sospensione da tutto.
Se avete carta e penna (ma vanno bene anche computer o cellulare) segnate pure qualche altro ‘indirizzo’ che promette forti emozioni come le vasche naturali del Murenario, le scogliere di Capo Vaticano, la laguna di Grotticelle, l’Isola Bella, la Scalinata decorativa di Via Margherita di Savoia, scavata direttamente nella roccia di Tropea, o ancora la Scala Letteraria dove ogni gradino è stato adottato da un’associazione, per un totale di 41 gradini, di cui 40 con titoli di libri (Iliade, Odissea e I Promessi Sposi, giusto per citarne alcuni)
Da ex convento a boutique hotel: Villa Paola è il “dream stay” del momento
Tropea va vissuta con calma, giorno dopo giorno, in una lenta e progressiva scoperta di luoghi e sapori. Sulla tipologia di alloggio da scegliere per una o piu notti, ci si può sbizzarrire ma se si vuole vivere l’esperienza di un “dream stay” allora l’indirizzo è uno soltanto: Villa Paola.
Creato negli spazi di un ex convento del Cinquecento immerso a sua volta in uno strepitoso giardino mediterraneo, questo boutique hotel ha origini avvolte fra storia e leggenda. Infatti, secondo la tradizione, fu proprio l’eremita calabrese San Francesco da Paola a scegliere il luogo dove sarebbe dovuto sorgere il santuario a lui dedicato. Verso la metà del XVI secolo nacque così il convento dei Frati dell’Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola.
Nell’Ottocento, tuttavia, cambiò destinazione d’uso e fu trasformato in stabilimento per la lavorazione e il commercio delle pelli per poi diventare, dall’inizio del secolo scorso, dimora nobiliare privata.
L’estrema raffinatezza delle architetture originarie, mixata ad un comfort dal sapore moderno, rivede oggi la luce grazie a un prezioso lavoro di recupero e restauro conservativo che restituisce agli ospiti tutto lo splendore del chiostro, la maestosità delle antiche mura in pietra, la delicatezza dei soffitti a volta e la luminosità dei giardini terrazzati a cui si aggiunge la bellezza della piscina a sfioro con vista spettacolare sulla città.
Dodici le camere a disposizione – Superior, Deluxe, Executive, Eremita Suite – caratterizzate da arredi d’epoca che incontrano la comodità e la funzionalità del design contemporaneo minimalista, tra soffitti alti e pareti total white in bilanciato contrasto con i pavimenti in cotto calabrese.
Meravigliose le finiture tutte in materiali nobili e rigorosamente naturali, come il legno o il marmo di Trani. Attenzione al particolare anche nella selezione dei prodotti da bagno realizzati in esclusiva dall’artista e creatore di fragranze Filippo Sorcinelli.
Nulla qui è lasciato al caso, neppure la coltivazione degli orti che si estendono rigogliosi a pochi passi dalla Villa offrendo prodotti locali coltivati con cura e passione dalle arance ai limoni, dalle fragole ai pomodori alla profumata e rinomata cipolla rossa di Tropea.
Nel pieno rispetto delle tradizioni del territorio e del naturale ritmo delle stagioni, a Villa Paola anche il cibo diventa un’esperienza dei sensi: il menu stagionale del Bistrot esprime con semplicità e freschezza tutto il gusto delle materie prime calabresi mentre il ristorante De’ Minimi, guidato dallo chef Emanuele Pucci e aperto anche agli esterni, propone in un’atmosfera calda e accogliente una cucina gourmet creativa intimamente legata al territorio.
Vengono proposti ben quattro percorsi degustazione con una forte connessione alla figura di San Francesco di Paola, uno dei primi vegetariani della storia che aveva addirittura codificato una dieta di strettissimo magro partendo da alimenti “poveri” di origine contadina.
I clienti piu diffidenti che non vogliono affidarsi allo chef possono optare per il menu San Tomaso e scegliere personalmente quattro portate. In Miseria e Nobiltà viene invece restituita dignità, attraverso cinque portate, a ingredienti considerati “poveri”. Il menu Di Necessità, Virtù con le sue sette portate è senza dubbio il percorso più rappresentativo della cucina di Pucci che vuole evitare sprechi. Infine, il menu La Novena è adatto ai clienti temerari che vogliono osare e lasciarsi stupire dallo chef con menu “ a mano libera”.
A pochi passi dal Santuario di Santa Maria dell’Isola, ex luogo di contemplazione e preghiera, Villa Paola ha saputo mantenere atmosfere di pace perfettamente inserite nella vibrante cornice di Tropea rappresentando un indirizzo di charme senza eguali della Costa degli Dei.




