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Città pet-friendly: in Italia è Milano in testa alla classifica

Città pet-friendly: in Italia è Milano in testa alla classifica

Servizi dedicati e clima di accoglienza: per questo Milano si aggiudica il primato di città pet friendly

Milano si aggiudica un ulteriore primato “friendly”: questa volta parliamo di animali, perché il capoluogo lombardo si è vinto il titolo di città più Pet Friendly d’Italia. A dirlo è l’Osservatorio realizzato da Quattrozampeinfiera; il motivo? Merito dei servizi dedicati e, in generale, al clima di accoglienza avvertito dai padroni di cani e gatti. 

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I servizi offerti da Milano ai padroni di cani

Milano è la città d’Italia in cui gli animali, insieme ai loro padroni, vivono meglio: è l’opinione del 79 per cento degli intervistati – che sono stati oltre 9mila -, campione dei visitatori della manifestazione Quattrozampeinfiera di Milano. La ricerca è stata effettuata anche a Roma, per quanto riguarda il centro Italia, e a Napoli per il sud, ma non ha dato gli stessi risultati positivi.

Tra le ragioni per cui i proprietari milanesi di cani si sono detti soddisfatti della città, capeggia la presenza di aree sgambamento nei pressi della propria abitazione, segno che la distribuzione di questi spazi è capillare e comoda alle zone residenziali;

unica pecca, sottolineata dagli intervistati, è che queste aree sono spesso buie e si chiede quindi una maggior illuminazione oltre a una migliore divisione degli spazi affinché anche razze diverse possano accedere nello stesso momento. Più che un consiglio sembra invece un desiderio quello espresso da alcuni intervistati, che vorrebbero la presenza di educatori all’interno degli sgambatoi.

Un altro servizio di cui Milano sembra saper fare da testimone è quello rappresentato dagli “asili” per cani: si tratta di strutture alle quali portare il proprio amico a quattro zampe durante la giornata, così che non rimanga da solo durante la giornata e sia, al contempo, seguito da professionisti che coadiuvano nell’educazione, nel gioco e nella socializzazione dell’animale.

Ottima la copertura data dai servizi di toelettatura: il 77 per cento ha confermato di poter raggiungere un negozio dedicato ai servizi per l’igiene senza allontanarsi troppo da casa, così come il 91 per cento riesce a raggiungere comodamente il veterinario.

In una città come Milano è impossibile non tenere conto dei mezzi pubblici: oltre l’86 per cento degli interventi al sondaggio ha dichiarato di riuscire a utilizzarli con il proprio cane da compagnia; lo stesso non si dice, però, dei supermercati: la maggior parte di questi non permette l’accesso ai cani e questo è uno dei punti toccati specialmente da chi ha un cane guida essendo non vedente.

Le mancanze: porte aperte di ristoranti e musei

Le due richieste fatte a gran voce? La prima è quella di implementare i servizi dedicati alle emergenze e alle cure a breve termine, di cui l’intera Italia scarseggia; infine, oltre il 51 per cento degli intervistati segnala forti limitazioni per quanto riguarda i locali, tendenzialmente ristoranti, a cui accedere con i proprio cani. La richiesta è quella di aprire le porte ai pelosi.

In linea generale la voce che arriva da tutta Italia è quella che richiede più spazi dedicati ai cani per l’attività fisica e la socializzazione, più fontanelle (o quantomeno che siano funzionanti quelle già presenti) e cestini per le deiezioni. Infine, una maggior accoglienza anche nei luoghi di cultura come i musei indipendentemente dalla taglia (e che, possibilmente, non debbano stare “in borsetta”).

Napoli e Roma: situazione da migliorare

Per quanto riguarda Napoli e Roma, le altre due città in cui sono state effettuate le interviste di Quattrozampeinfiera, la situazione è migliorabile: nel capoluogo campano solo il 51 per cento degli intervistati si è detto soddisfatto, solamente il 47 per cento ha accesso agli sgambatoi vicino casa e solo il 34 per cento conferma la presenza di asili per cani nelle vicinanze. A Roma il 74 per cento dei coinvolti considera la città a misura di cane, anche se solo il 32 per cento ha accesso semplice agli asili.

Il cane? Come un figlio

Da un sondaggio Doxa realizzato per Assalco, si rileva che il 42 per cento delle famiglie italiane è proprietario di almeno un cane o un gatto: nel dettaglio, il 28 per cento delle famiglie ha un cane, mentre il 22 per cento sceglie un gatto. 

Secondo un sondaggio di Samsung il 63 per cento degli intervistati considera l’animale un vero e proprio membro della famiglia, considerati alla stregua dei figli. Questo fa sì che la maggior parte delle scelte familiari viene fatta anche sulla base del proprio animale: dalla casa da acquistare alle vacanze estive.

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