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Dal red carpet… al pet carpet: il Fashion System si rivolge anche agli animali

Dal red carpet… al pet carpet: il Fashion System si rivolge anche agli animali

Giubbottini, foulard, felpe e addirittura cappellini: niente vieta che anche i nostri amici a quattro zampe possano seguire le tendenze. E la loro passeggiata, così, si trasforma subito in un red carpet (o meglio, pet carpet).

L’Italian Design, già da molti anni, si è esteso anche al mondo degli animali in tema di collezioni moda, ognuna con accessori, stampe e tessuti: dedicato per lo più ai cani, l’abbigliamento per i nostri cuccioli deve tenere in considerazione non solo l’estetica del capo ma anche la qualità dei materiali e la comodità nella vestibilità, perché è fondamentale garantire a Fido movimenti fluidi e nessun rischio per la sua naturale pelliccia.

Il mercato globale del pet clothing supera i 5 miliardi di dollari; entro il 2031 ci si aspetta che arrivi a 7,66 miliardi (secondo Allied Market research). Il target? I cani e il millennial, generazione principale proprietaria di animali domestici.

In Italia, Pitti ha subito intercettato questa fetta di mercato e ha inaugurato PittiPets, un progetto espositivo con diversi brand internazionale (l’ultima edizione è stata a gennaio 2024).

Animalier e collier per passeggiate super cool

Da Gucci a Versace, da Ralph Lauren a Tommy Hilfiger, anche le grandi firme del panorama della moda nazionale e internazionale si spendono per i nostri pelosi: è il caso, ad esempio, del giubbotto imbottito sul quale capeggia la scritta “Boss” o la polo per cani in piquè di cotone con tanto di logo del cavallino, per un outfit abbinato a quello del proprio padrone. Super cool anche la felpa, con tanto di maniche e cappuccio, in perfetto stile urban.

C’è da dirlo: non tutti i cani amano “essere vestiti”, quindi bisogna optare per accessori che siano sì alla moda ma soprattutto indispensabili. È il caso, ad esempio, dei collari: Gucci ne propone una serie in pelle, impreziosito da dettagli gioiello in oro, accompagnata da pettorine con il canonico pattern di casa Gucci; e poi c’è Louis Vuitton, inconfondibile anche nella sua linea pet con l’inimitabile monogram e la targhetta con il logo. Valentino ha creato anche un porta sacchetti, in pelle borchiata, per passeggiate che non passano inosservate.

Via libera a foulard e fiocchetti, abbinati alla borsa che avrà in spalla la padrona, meglio ancora se con una stampa cute, magari con disegni kawaii che riportino l’immagine di teneri animaletti. Al collo ci sono anche collier, in swarovski, glitter o perle, e targhette personalizzate con colori o stampe originali (utili anche per riportare un contatto telefonico, nel caso l’animale si allontanasse!).

Un appunto, infine, alle stampe, perché se le cose si vogliono fare, le si fanno bene: e allora sì a colori fluo come l’arancione, il giallo evidenziatore, il fucsia; ma anche l’animalier (ovviamente) è gettonatissimo, specialmente nello zebrato e nel leopardato, esattamente come gli abiti più cool che vediamo sulle passerelle delle Fashion Week.

Se dici moda, dici Milano: anche per gli animali

Milano città pet-friendly: è l’opinione del 70 per cento dei 9mila intervistati, che hanno definito il capoluogo lombardo la città più pet-friendly d’Italia (da un’indagine svolta dall’Osservatorio Quattrozampeinfiera). Neanche a dirlo, a Milano sono centinaia i punti vendita di abiti per animali: non parliamo solo di cappottini anti-pioggia, ma di veri e propri vestiti che vanno dalla camicetta da sera allo smoking per le occasioni più formali.

Tra richieste bizzarre e sartorialità, i brand specificano: l’importante è rispettare salute e necessità dell’animale. Il capo indossato deve essere sempre e comunque un miglioramento della vita del cane, mai un fastidio. Se si hanno dubbi su vestibilità e taglia, meglio farsi consigliare da esperti del settore: l’abbigliamento del nostro cane deve essere morbido, della giusta taglia e deve consentire il suo movimento libero

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